Terme di Salice, l'asta va deserta: nessuna offerta di acquisto

La base d’asta era di cinque milioni

Lo slogan è "Alle Terme si sogna e si guarisce"

Lo slogan è "Alle Terme si sogna e si guarisce"

Godiasco Salice Terme (Pavia) 9 ottobre 2019 - Un'asta deserta. Ieri pomeriggio alle 15 era prevista l’apertura delle buste per valutare le offerte per acquisire le Terme di Salice. Ma nessuno ha presentato proposte. La base d’asta era di cinque milioni, non sono state avanzate offerte né in modalità cartacea né telematica. Probabilmente sarà indetta una nuova procedura d’asta entro fine gennaio: «Come spesso accade, la prima asta va deserta. Sono dispiaciuto, speravo da subito venissero assegnate. Ora restiamo fiduciosi per la prossima asta», spiega il sindaco Fabio Riva. L'asta comprendeva tutte le proprietà delle Terme di Salice, vale a dire il parco, il Grand hotel, lo stabilimento termale con il caffè Bagni, il Club house, il vecchio maneggio, la vecchia casa del custode, la lavanderia, la centrale termica, l’officina, le serre e due campi da tennis, oltre alla sola nuda proprietà del locale La Buca e della piscina Lido con il locale Naki Beach. Per questi tre immobili l’usufrutto da giugno 2013 è del Comune, che prende l’affitto dai gestori. Il Club house invece da anni è affittato a una famiglia privata che si occupa della gestione. Più critica la situazione del parco, un bene per tutto l’Oltrepo Pavese: è di fatto l’unico grande parco in contesto urbano della zona, meta di molti cittadini che vanno a passeggiare o fare pic nic. Il parco è aperto a tutti, pur essendo proprietà delle Terme, perché c’è un atto notarile che lo riconosce come di pubblico interesse e quindi ne garantisce l’uso pubblico perpetuo.

Proprio per questa caratteristica, nonostante sia privato, attualmente è il Comune che si sta occupando della manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, provvedendo alla messa in sicurezza degli alberi pericolanti, al taglio dell’erba e alla pulizia, per un costo medio annuo di 30mila euro. Costo che, nel caso di un affidamento, diventerebbe a carico del proprietario delle Terme. Il complesso termale è chiuso dal febbraio 2018, quando la società Terme di Salice è stata dichiarata fallita. Ma già dal novembre 2017 gli spazi erano stati chiusi al pubblico. I debiti accumulati dall’ex amministrazione, affidata a un commercialista romano, ammontavano a circa dieci milioni.