Accusato di tentato omicidio, sfugge al blitz. Ma lo beccano in spiaggia: arrestato

Hamid Aboulkacem, marocchino 32enne, stava prendendo il sole in Liguria, a Sarzana. Era scampato all'operazione dei carabinieri Parona

Lo straniero era in spiaggia, ma i carabinieri gli hanno rovinato la vacanza

Lo straniero era in spiaggia, ma i carabinieri gli hanno rovinato la vacanza

Pavia, 24 luglio 2022 - È stato arrestato in spiaggia in Liguria, dopo essere sfuggito al blitz dei carabinieri a Parona, lo scorso 9 luglio, proprio perché era appena partito per il mare. I militari del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Pavia non hanno desistito e continuando a cercarlo sono riusciti a individuare la sua presenza a Sarzana (Spezia), dove nel tardo pomeriggio di mercoledì i colleghi della locale Compagnia lo hanno rintracciato e arrestato proprio mentre si trovava in spiaggia, seduto su una sdraio a prendere il sole, portato nel carcere di La Spezia.

Hamid Aboulkacem, marocchino 32enne, è accusato di tentato omicidio aggravato in concorso, violenza privata ed estorsione. In base alle indagini dei carabinieri, dirette dalla Procura, sarebbe lui il quarto uomo della banda che lo scorso 26 aprile, nel cascinale abbandonato in località Casoni Nuovo di Broni, aveva attirato in trappola M.D., 30enne connazionale colpito a fucilate alle gambe e lasciato agonizzante da un complice a Barbianello, che scaricandolo davanti al cancello di un’abitazione e facendo chiamare i soccorsi gli ha salvato la vita, anche se è rimasto invalido.

Nel blitz dei carabinieri a Parona, nella notte tra l’8 e il 9 luglio, per le stesse accuse erano già stati arrestati El Mehdi Lafhim (30enne), Issa Taouil (26enne), Mohamed Soulaimani (30enne), di nazionalità marocchina e irregolari, insieme a Mohamed Khalil (25) egiziano regolarmente residente a Vigevano, quest’ultimo accusato della rapina dell’auto, il giorno prima a Campospinoso, ai danni della stessa vittima, attirata nel cascinale nel Bronese. "Una faida tra bande concorrenti - spiegano i carabinieri - per il controllo delle piazze di spaccio". La stessa banda difendeva con altrettanta violenza un’altra zona di spaccio, nei boschi di Luino (Va).