Stritolato dalla benna, proseguono gli accertamenti

Vigevano, non è escluso che i funerali di Aleks Palushi si possano celebrare in Albania

Non è stata ancora definita la data dei funerali di Aleks Palushi, l’imprenditore edile di 43 anni di origine albanese, morto sabato pomeriggio dopo essere stato agganciato dalla benna impastatrice che stava pulendo. La salma è ancora a Pavia, all’istituto di Medicina legale, per i rilievi autoptici dopo i quali verrà restituita ai familiari. Non è escluso che le esequie possano essere celebrate direttamente in Albania dove i congiunti sarebbero intenzionati a trasferire il feretro. Una tragedia quella di Palushi, sposato e padre di due figli, che ha lasciato sgomenti i molti che in città avevano avuto modo di conoscerlo. Considerato un grande lavoratore, gestiva una piccola impresa edile con il fratello Valentin: un’attività che dopo i lunghissimi mesi del Covid e prima ancora della crisi che aveva interessato il settore, stava riprendendo.

Aleks Palushi stava ristrutturando uno stabile di corso Torino, proprio all’angolo con corso Togliatti, e non si risparmiava. Tanto che anche sabato era stata una giornata di lavoro. Intorno alle 15 stava ultimando la sistemazione del cantiere, tra queste attività la pulizia di una benna impastatrice, dotata di lame per trattare il cemento. Un’operazione che l’uomo deve avere ripetuto moltissime altre volte senza problemi. Sabato però il destino ha deciso diversamente: pare che un lembo dei suoi abiti sia rimasto agganciato alle lame e che questo lo abbia trascinato nel meccanismo, uccidendolo sul colpo. A nulla sono valsi i tentativi di soccorso del personale del 118 allertato immediatamente. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco di Vigevano, gli agenti del commissariato cittadino ed gli ispettori della Ats cui spetterà il compito di definire l’esatta dinamica dell’accaduto e l’avvenuto rispetto di tutte le normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Umberto Zanichelli