È prevista oggi l’udienza preliminare per Alessio Nigro, 28 anni, accusato dell’omicidio volontario aggravato di Lidia Peschechera, 49, uccisa tra il 12 e 13 febbraio 2021 a Pavia, con la quale aveva una relazione. Il delitto era avvenuto nella casa della donna in via Depretis, nel rione Ticinello. Nigro aveva ammesso di aver strangolato la donna al culmine di un violento litigio. Dopo aver commesso l’omicidio era rimasto per alcuni giorni in casa con il corpo senza vita, inviando messaggi al di lei datore di lavoro per guadagnare tempo. Poi aveva tentato la fuga a Milano, ma era stato rintracciato.
Nigro era dipendente dall’alcol, dopo l’arresto aveva raccontato che il giorno dell’omicidio era atteso al Serd di Treviglio ma in treno aveva bevuto e non si era presentato. Situazione che aveva condotto al litigio con Lidia Peschechera: una volta rientrato a casa, i due avevano avuto un alterco degenerato in colluttazione. Nigro avrebbe strangolato la compagna per poi addormentarsi. L’iter giudiziario si era aperto con un incidente probatorio per raccogliere la consulenza di uno psichiatra nominato dal giudice, per valutare la capacità di intendere e volere di Nigro. Per lo specialista era lucido; per il perito della difesa l’alcol ne aveva alterato le facoltà. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, oggi la decisione del gip.
N.P.
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