Stradella, il lungo cammino dei nuovi pendolari

Gli addetti alla logistica a piedi per chilometri

Addetti in aziende di logistica

Addetti in aziende di logistica

Stradella (Pavia), 23 aprile 2019 - Nel linguaggio comune sono chiamati i «nuovi pendolari». Numero imprecisato anche perché sin qui nessuno ha mai provato a contarli, sicuramente in forte aumento lungo le strade – di giorno e di notte – a nord di Stradella e di Broni. Riconoscibili dai giubbini catarifrangenti (gialli o arancioni) fanno parte della sempre più numerosa schiera di addetti alle logistiche che, nel giro di un anno, non senza qualche tensione, picchetti e presidi, hanno raddoppiato l’occupazione. Una stima li indica in almeno 2200 unità, oltre la metà di nazionalità straniera, più o meno il 50% donne, in larga prevalenza giovani ma non mancano anche ultra cinquantenni che – dopo il licenziamento – hanno trovato una possibilità di reimpiego solo in questi maxi depositi.

Uno dei problemi di fondo, però, è rappresentato dal fatto che il posto di lavoro, nella miglior delle ipotesi ovvero per i pochi (causa caro affitti) residenti a Stradella o Broni, è a 5-6 chilometri di distanza. Con loro ci sono tanti altri che, arrivano in treno e poi, a piedi o i bicicletta, raggiungono il sito dove lavorano, quasi sempre come soci (si fa per dire) di cooperative. Zero trasporti pubblici, zero sicurezza. Adesso si sta pensando, come comuni di Broni e di Stradella, di chiedere una diversa impostazione dei tragitti del trasporto pubblico su gomma. Oggi come oggi non c’è una sola linea che possa garantire il passaggio non tanto nelle vicinanze, ma addirittura a 2-3 chilometri dal posto di lavoro. Eppure l’utenza non mancherebbe. Sia di giorno sia di notte.