Spaccio nei campi, un arresto

Condannato in direttissima a un anno e sei mesi un 28enne. Nelle campagne di Borgarello altri tre pusher in fuga

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di Nicoletta Pisanu

Un anno e sei mesi di reclusione, con obbligo di dimora a Milano: è la pena stabilita ieri mattina dal tribunale di Pavia al termine del processo per direttissima nei confronti di un 28enne cittadino marocchino arrestato venerdì per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Una pattuglia della polizia infatti intorno alle 13 quel giorno si era recata nelle campagne di Borgarello, poiché era stata segnalata una presunta attività di spaccio.

In effetti sul posto sono state notate quattro persone, tutte maghrebine, intente a vendere sostanza stupefacente. Alla vista degli agenti, i quattro hanno cercato di darsi alla fuga, così i poliziotti hanno cercato di raggiungere il ventottenne e altri soggetti presenti insieme a lui, ma quando l’hanno bloccato il giovane ha reagito colpendoli con spintoni e calci. Gli altri tre soggetti sono riusciti ad allontanarsi.

I successivi accertamenti hanno portato a scoprire che il ventottenne nella tasca destra dei pantaloni aveva un sacchettino contenente 12,79 grammi di cocaina, aveva anche un bilancino di precisione e tutto il materiale necessario per impacchettare le dosi di coca da vendere singolarmente. Non è la prima volta: il ventottenne è recidivo, aggravante che gli è stata anche contestata nella formulazione del capo d’imputazione, oltretutto per recenti episodi. Arrestato in flagrante, il giovane ieri è stato giudicato con rito direttissimo e condannato.