Sos dall’Oltrepo: autorizzateci tre hub

I sindaci di Broni, Stradella e Casteggio: in quaranta giorni al massimo proteggeremmo tutti i nostri residenti

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di Pierangela Ravizza

Un piano per vaccinare in un mese, massimo 40 giorni, tutti i residenti dell’Oltrepo centrale ed orientale. Mille al giorno per ciascuno dei tre hub già pronti e già sperimentati, che i sindaci di Stradella (Alessandro Cantù), di Broni (Antonio Riviezzi) e di Casteggio (Lorenzo Vigo) chiedono, ora, che vengano autorizzati a funzionare a pieno regime accogliendo anche la richiesta dei piccoli e medi comuni (una quarantina) di Valle Versa, Valle Scuropasso e Valle Coppa e zone di pianura limitrofe. In pratica, tutto il territorio a sud del Po della provincia di Pavia escluso Voghera e Valle Staffora per i quali, però, saranno attivi altri tre hub già autorizzati: Voghera, Salice Terme e Varzi.

"Noi abbiamo bisogno solo dell’ok di Regione Lombardia e quindi di Ats, Asst e Prefettura di Pavia ed ovviamente ci servono i vaccini – evidenzia il sindaco di Stradella, Alessandro Cantù - per il resto è già tutto pronto e senza alcun costo aggiuntivo". Strutture già idonee e sperimentate: a Casteggio nell’area fiera di via Truffi dove, fino a pochi anni fa veniva allestita la rassegna dei vini, c’è spazio anche per un drive-in. A Broni – come ha ricordato il sindaco Antonio Riviezzi – nelle scorse settimane, in soli tre giorni, nella palestra “Giauro“ di piazza Italia, sono stati vaccinati più di 750 ultra ottantenni (il 95% di quelli residenti). Oltre 400 vaccini somministrati, domenica scorsa, in un giorno, a Stradella, al palasport di via Repubblica. Nessun problema – hanno ribadito i tre sindaci nel corso della conferenza stampa di ieri a Stradella – anche sul fronte dei vaccinatori e dell’organizzazione: a quelli già operativi, ad esempio, sono pronti ad aggiungersi i medici di base dei piccoli comuni sin qui meno propensi per le difficoltà logistiche a vaccinare in piccoli ambulatori. Ad essi potrebbero aggiungersi anche farmacisti. Prevista anche – come avvenuto – una forte mobilitazione di associazioni di volontariato, Protezione Civile e polizia locale.

"I centri vaccinali previsti in provincia di Pavia sono insufficienti come numero", ha detto il sindaco di Stradella, Cantù mentre il suo collega di Casteggio, Vigo ha aggiuto che "è previsto da una norma regionale che ci siano i piani di zona ed uno di questi è quello di Casteggio-Broni-Stradella dove chiediamo di attivare queste strutture in un periodo di piena emergenza. Anche alcuni comuni che fanno parte del piano di zona di Voghera, per ragioni di comodità e distanza, hanno chiesto di poter usufruire del nostro hub di Casteggio".

In un territorio dove un residente su tre ha più di 65 anni (e in collina anche di più del 40% della popolazione) e dove anche uno spostamento verso Pavia o Voghera può creare disagi e difficoltà agli anziani, l’attività di questi tre hub è da considerarsi strategica. Insomma, il fronte dei sindaci è più che mai compatto e convinto: "Vogliamo fare la nostra parte perché la battaglia contro il Covid – dicono – è da vincere insieme". Il sindaco di Broni, Riviezzi, anche come presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Ats di Pavia è già in contatto con i vertici dell’ente per cercare di accelerare l’iter autorizzativo e l’amministrazione provinciale di Pavia è pronta a supportare questa iniziativa dei sindaci dell’Oltrepo orientale e centrale.

Pierangela Ravizza