Soccorsi “truccati“ Altri cinque arresti

Nei guai gli amministratori di un cooperativa. Tra le accuse anche caporalato. e associazione a delinquere

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di Stefano Zanette

Cinque arresti per le indagini sulla First Aid One Italia. La Procura e la Guardia di finanza di Pavia hanno reso noto ieri l’esecuzione delle 5 misure cautelari (3 in carcere e 2 ai domiciliari) "nei confronti degli amministratori di fatto, prestanome e dipendenti di una cooperativa operante nel settore dei trasporti sanitari, tra le prime a livello nazionale, affidataria di appalti pubblici in tutta Italia". È la First Aid One Italia, sotto sequestro dal 18 ottobre 2021, con nomina da parte del Tribunale di un amministratore giudiziario. E si tratta sempre della stessa inchiesta che già il 18 marzo 2021 portò a 4 arresti per lo scandalo sugli appalti dei servizi delle ambulanze. Alla fine dello scorso giugno la stessa Procura aveva notificato a 13 indagati (di cui 12 persone fisiche e la società) la chiusura delle indagini. Ma nell’ambito dello stesso procedimento erano già state chieste le misure cautelari che ora, a distanza di mesi, sono state firmate dal Gip ed eseguite. Destinatari della nuova ordinanza di misure cautelari sono sempre i fratelli Antonio (53 anni) e Francesco (43 anni) Calderone, amministratori di fatto della cooperativa e già tra gli arrestati nel marzo 2021, entrambi in carcere ora come anche la sorella Concetta (47 anni), tutti originari del Messinese. Ai domiciliari invece il 43enne F.D.D., originario di Benevento, residente a Fiumicino (Roma), e il 37enne A.M., nato a Messina e residente ad Arese (Milano). A 9 delle 12 persone indagate è contestata l’associazione per delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture e intermediazione illecita di manodopera: a 3 (i destinatari della nuova misura di custodia cautelare in carcere) "come organizzatori e promotori", a 6 (tra i quali anche i 2 destinatari della misura di custodia ai domiciliari) "come partecipi".

"Le indagini – riferisce la Procura – hanno permesso di individuare molteplici gare d’appalto per l’affidamento dei servizi di trasporto in ambulanza in diverse parti del territorio nazionale ( Pavia, Roma, Milano, Napoli, Perugia, Ancona, Pescara e Vimercate) risultate aggiudicate in modo irregolare e per le quali sono state riscontrate diverse incongruenze nell’esecuzione del servizio pubblico".