Siccità, Coldiretti: "Persa la metà del riso pavese"

Incontro con i parlamentari pavesi nelle risaie a secco. Rilanciato il "Piano invasi", pronto dal 2017

L'effetto della siccità su una risaia

L'effetto della siccità su una risaia

Mortara (Pavia), 1 agosto 2022 - "Circa la metà del riso pavese rischia di andare perduto a causa della siccità". E' la stima di Coldiretti Pavia, che oggi ha riunito a Mortara i parlamentari pavesi per una visita sul campo, nelle risaie "bruciate da una crisi idrica senza precedenti". La delegazione guidata dal presidente di Coldiretti Pavia, Stefano Greppi (risicoltore), e dal direttore Antonio Tessari, insieme a numerosi agricoltori, ha portato nelle risaie intorno a Zeme i senatori Gian Marco Centinaio (Lega) e Alan Ferrari (Pd) e i deputati Elena Lucchini, Marco Maggioni (Lega) e Alessandro Cattaneo (Forza Italia).

"Per quanto riguarda il riso - spiega Greppi - abbiamo stimato una perdita di rese di circa il 50%. I nostri tecnici hanno potuto valutare questa percentuale facendo una media provinciale, ma la situazione è molto a macchia di leopardo: ci sono zone dove il danno arriva vicino al 100%, altre dove invece è quasi trascurabile". Oltre al riso ci sono anche altre colture che sempre per la siccità nel Pavese stanno registrando cali nei raccolti. "Per quanto riguarda i cereali autunno-vernini già raccolti - dice ancora Greppi - abbiamo avuto una perdita netta nelle rese di circa il 20%, mentre per quanto riguarda i foraggi e mais, che molti agricoltori hanno dovuto tagliare con un mese di anticipo per salvare il salvabile, siamo intorno al 40%. La soia, invece, potrebbe subire perdite di oltre il 25%". E l'incontro con i parlamentari pavesi è stata anche l'occasione per rilanciare il "Piano invasi" insieme ad altri punti già pronti per il prossimo Governo.

"La Coldiretti - conferma il presidente pavese - ha già messo a punto un documento per i prossimi 100 giorni del nuovo governo. Cinque punti per gettare le basi di un'azione di sostegno e rilancio dell'agroalimentare made in Italy. un documento che abbiamo distribuito oggi anche ai parlamentari pavesi". Tra i 5 punti c'è appunto il "Piano invasi", già messo a punto da anni da Coldiretti. "Tutti oggi parlano di accumulo - sottolinea ancora Greppi - ma quando nel 2017 noi di Coldiretti lanciammo insieme ad Anbi un progetto di largo respiro pochi ci credevano. Eppure il nostro 'Piano invasi', che prevede la realizzazione di 10mila strutture per conservare l'acqua piovana, ci avrebbe aiutato a superare la situazione di criticità. E' arrivato il momento di superare la logica delle emergenze e di avviare una programmazione".