La denuncia di un giovane operaio: "Guarito e vaccinato. Ma niente Green pass"

Un 24enne di Robbio racconta la vicenda che riguarda molti utenti. Burocrazia e rimpallo di responsabilità frenano l’arrivo del lasciapassare

Due giovani mostrano il certificato

Due giovani mostrano il certificato

Robbio (Pavia) - Ha contratto il Covid ed è guarito; è stato vaccinato ma non riesce a ottenere il Green pass. Non è purtroppo un caso isolato quello di Alessandro Iezzi, 24 anni, metalmeccanico residente a Robbio, che dal 7 agosto chiede, inascoltato, di ottenere la certificazione necessaria per molte attività. Il 7 agosto infatti avrebbe dovuto ricevere la seconda dose del vaccino che, com’è noto, non è prevista per coloro che sono guariti dopo avere contratto il virus. "Ma questo particolare – racconta Iezzi – l’ho appreso soltanto quando mi sono recato al centro vaccinale, al Beato Matteo di Vigevano. Lì mi hanno detto che la seconda dose era stata annullata perché le normative prevedono la dose unica di vaccino per chi è guarito entro un anno. Il problema – prosegue il giovane robbiese – è che non riesco a ottenere in nessun modo il Green pass. Quello provvisorio è scaduto perché indicava erroneamente la somministrazione della prima di due dosi e non c’è modo di ricevere quello corretto che indichi che ho ricevuto l’unica dose prevista".

Il 24enne lomellino ha interpellato le autorità locali e regionali senza tuttavia ricevere alcuna indicazione precisa. "È iniziato invece un continuo scarico di responsabilità – racconta – e intanto il documento richiesto non arriva. Senza Green pass però non posso ad esempio accedere alla palestra dove ho un regolare abbonamento o frequentare luoghi e locali in cui la certificazione è richiesta". E non è finita. "Al centro vaccinale – racconta – mi è stato rilasciato un documento che attesta che sono esente dalla seconda dose perché ho contratto il virus. Oltre a non rispecchiare la realtà – aggiunge – si tratta di un documento che non ha alcuna validità. In altre parole, è simile a quello che è già in mio possesso e che è scaduto. Peraltro non ho firmato nulla, quindi credo proprio che quello sia purtroppo solo un foglio di carta". Finita? Macché. "Ats mi ha comunicato via mail la chiusura da parte della Regione della segnalazione, invitandomi a scaricare il nuovo documento. Che in realtà è perfettamente identico al primo… Non solo: ho ricevuto anche un file Excel che conteneva dati di altre persone, fatto che giudico gravemente lesivo della privacy. È passato quasi un mese – conclude Alessandro Iezzi, che ha deciso di portare alla pubblica attenzione una situazione che riguarda numerose altre persone – ma io non ho ricevuto il documento che mi spetta e nessuno si assume la responsabilità dell’accaduto. Ho già comunicato agli uffici competenti che, una volta risolta la situazione, intendo tutelarmi legalmente per vedere rispettati i diritti che in questo momento mi sono negati".