Riqualificare l’area del fiume Ticino Un maxi progetto italo-svizzero

Piano nato dalla collaborazione di trenta enti per proteggere la biodiversità del corridoio ecologico

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di Manuela Marziani

Riqualificare il territorio del fiume Ticino nei suoi 248 chilometri la Val Bedretto (in Svizzera) e la confluenza con il Po in Italia. Lo prevede il piano nato dalla collaborazione di 30 enti italiani e svizzeri che è appena stato pubblicato per proteggere la biodiversità del territorio intorno al fiume, promuovendo il benessere sociale ed economico delle comunità. Questo l’obiettivo che ha spinto Istituto Oikos, insieme a un’alleanza italo-svizzera, a elaborare il Piano di riqualificazione del corridoio ecologico del fiume Ticino 2021-2031.

Questi ambienti e le numerose specie che vi abitano si trovano infatti in una delle aree più popolate ed economicamente attive d’Europa, con i rischi per la biodiversità che ne derivano. In provincia di Pavia sono 48.900 le imprese, il 36,7% delle quali agricole e del commercio. Di prossimità l’80% del turismo, mentre la parte restante è data da svizzeri, francesi e tedeschi. Il piano contiene 75 azioni che contribuiranno a raggiungere 5 grandi obiettivi: migliorare la governance transfrontaliera, sperimentando anche nuove forme di gestione del territorio; garantire i servizi che la natura può offrire all’uomo e lo sviluppo di attività economiche sostenibili; rinforzare la connessione ecologica tra le Alpi e gli Appennini con interventi di riqualificazione ambientale; migliorare lo stato di conservazione di specie animali e vegetali particolarmente rare e minacciate o localmente estinte; promuovere la resilienza degli ecosistemi e delle comunità umane ai cambiamenti climatici. Per raggiungere questi ambiziosi traguardi, è stato firmato un accordo di collaborazione da parte dei principali enti italiani (dalla Provincia di Pavia al Parco del Ticino passando per l’Ente nazionale Risi) e svizzeri che hanno partecipato alla fase preparatoria del piano. Previste in autunno nuove piantumazioni e un importate raccordo ecologico-funzionale della roggia Vernavola tra l’area "Risaie, fontanili e garzaie del Pavese e del Milanese", a San Genesio e Uniti, la "Valle del Ticino", e quindi il Po.