Ripuliscono l’area degradata ma l’Aler diffida i residenti

Tolgono i rifiuti e creano un parco con panchine, cestini e un’area anche per i cani. Per l’Azienda non sono autorizzati e hanno 15 giorni di tempo per il “ripristino”

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di Umberto Zanichelli

Hanno cercato di rendere più vivibile la zona in cui risiedono, ripulendo le erbacce dalla zona che si trova alle spalle dei garage delle palazzine di proprietà dell’Aler in via Raffaello. Non solo: hanno attrezzato la superficie con delle panchine e cestini per l’immondizia e, soprattutto, hanno recintato con un rete i due lati aperti realizzando un’area per i cani. Non si aspettavano probabilmente dei ringraziamenti ma nemmeno la lettera di diffida dell’Azienda lombarda edilizia residenziale, che ha dato loro tempo 15 giorni per rimuovere reti metalliche e cancello perché mai autorizzati. "L’area – si legge nella missiva dell’Aler – non è mai stata autorizzata e la sua realizzazione è in evidente contrasto con quanto previsto dal regolamento regionale per l’uso degli alloggi di edilizia residenziale pubblica". Aler ha inoltro sottolineato che, in caso di mancato rispetto dell’intimazione, provvederà a smantellare l’area imputando poi le spese agli inquilini. Dal punto di vista formale non si possono sollevare obiezioni ma i residenti che si sono impegnati ci sono ovviamente rimasti male. "Non pensavamo di far nulla di male – dico – anzi abbiamo sistemato una zona che era piena di rifiuti. In più tempo fa ci sono stati alcuni tentativi di avvelenare dei cani e con l’area protetta ci sentiamo più sicuro. Non ci sono strutture definitive – concludono – e il cancello di accesso è sempre chiuso con una catena. La nostra piccola area cani è un’isola felice negli spazi esterni del complesso residenziale". E qualcuno fa notare che poco distante è stato realizzato anche un altarino con un paio di statuette sacre sulle quali nessuno ha avuto da ridire. "Non c’è nulla da aggiungere – dicono i residenti – ma solo rilevare che tutta la zona è spesso utilizzata per abbandonare i rifiuti. Credevamo di avere agito bene, seguendo il buonsenso". Invece l’ente preso atto della situazione ha provveduto ad inviare la diffida: il complesso di via Raffaello non avrà più il suo piccolo giardino e i cani dei residenti la loro area riservata.