Pavia, il regalo per il don? Donazioni alla mensa

I cittadini hanno raccolto 1.700 euro che andranno ai poveri

Alcune persone mentre consumano un pasto caldo alla “Mensa del fratello” a cui tanti cittadini mostrano vicinanza

Alcune persone mentre consumano un pasto caldo alla “Mensa del fratello” a cui tanti cittadini mostrano vicinanza

Pavia, 11 marzo 2018 - Un regalo speciale. Per il suo compleanno, il parroco di San Salvatore, Franco Tassone, non ha chiesto pacchi infiocchettati, ma donazioni per la mensa del fratello che l’anno scorso ha servito 22.648 pasti. E sono arrivati 1.695 euro coi quali saranno acquistati generi alimentari. Le offerte rappresentano una voce del bilancio dell’associazione “Piccolo chiostro onlus” che punta a diventare la Casa della comunità in grado di offrire spazi di ascolto, di carità, di accoglienza e di formazione.

"La mensa del fratello ha sempre aperto le porte a coloro i quali non hanno un pasto caldo - ha spiegato il parroco don Franco Tassone - e tutte le sere dell’anno possono trovare, vicino alla stazione della città, un luogo dove essere ascoltati e rifocillati". Il Centro d’ascolto che nel 2018 compirà 6 anni, ha accolto 567 persone (63 irregolari) e l’anno scorso ne ha assistite 173 (115 nel 2016) erogando 2.211 euro di contributi (2.424 nel 2016). Grazie alla generosità dei cittadini, la parrocchia offre pure un Armadio del fratello al quale uomini, donne e bambini che, nella città della moda e delle pellicce, si rivolgono per avere abiti dignitosi.

"Sono circa 600 i bambini che vengono da noi e 1.500 adulti che li accompagnano - ha proseguito don Franco -. Nel 2017 i beneficiari sono stati 783, in calo di circa 100 unità rispetto l’anno precedente. Ad assisterli 17 volontari che hanno donato 4130 ore del loro tempo per questa causa". Con la nascita del “Piccolo chiostro”, grazie all’acquisto dell’antica foresteria, don Franco pensa ad aumentare i servizi offerti: "Sistemeremo la casa delle suore per ospitare le famiglie in difficoltà e gli adolescenti vittime di dipendenze. Inoltre, grazie agli oneri di urbanizzazione e a un imprenditore illuminato, nascerà un dormitorio femminile con 5 posti".