Picchiata perché troppo occidentale: sarà sentita in audizione protetta

Incidente probatorio per la 16enne marocchina maltrattata

Una ragazza maltrattata

Una ragazza maltrattata

Pavia, 17 settembre 2017 - Sarà sentita in audizione protetta, con il supporto di uno psicologo. È stato disposto l’incidente probatorio per raccogliere la versione dei fatti della sedicenne marocchina che, a febbraio, aveva denunciato i genitori e il fratello per maltrattamenti. Aveva spiegato agli assistenti sociali del Comune pavese in cui risiede che veniva picchiata e frustata dai parenti musulmani, in particolare la madre, con un cavo, per il suo stile di vita occidentale e perché era stata bocciata a scuola.

La difesa dei genitori, affidata all’avvocato Pierluigi Vittadini, ritiene che la religione non c’entri, che la figlia veniva punita perché andava male a scuola e faceva tardi la sera. Il fratello invece ha negato di averla percossa. Ora le parti hanno disposto l’incidente probatorio, modalità che consente di raccogliere in fase di indagine una testimonianza che assume il valore di prova e potrà quindi essere successivamente utilizzata durante il processo. In questo modo, si evita che la testimonianza si comprometta con il passare del tempo. In seguito, la procura procederà a interrogare i genitori della ragazza, su richiesta della difesa, per raccogliere la loro versione dei fatti.

L’udienza dell’incidente probatorio deve ancora essere fissata. La ragazzina ad aprile era stata allontanata dalla famiglia e affidata a una comunità protetta su disposizione del Tribunale dei Minori, dopo che una visita medica al policlinico San Matteo di Pavia aveva individuato contusioni e altri segni riconducibili alle botte. Così era scattata la denuncia, raccolta dalla polizia. E ora si attende l’avvio dell’iter giudiziario.