La busta paga di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale crescerà in modo considerevole nel prossimo anno e mezzo. È l’effetto della legge del 30 dicembre 2021 n. 234 che prevede l’adeguamento delle indennità di funzione per gli amministratori locali in conseguenza delle maggiori responsabilità amministrative e penali ai quali i ruoli espongono. Un’iniziativa che in Parlamento ottenne il voto unanime di tutte le forze politiche, opposizione compresa. Lo scorso febbraio l’esecutivo vigevanese, guidato dal sindaco Andrea Ceffa, aveva deciso, in considerazione della particolare congiuntura, di rinunciare alla parte che eccede il contributo previsto dallo Stato in modo da non gravare sulle casse locale e di fatto sui cittadini.
Adesso però, alla luce dei contributi che arriveranno dal Governo centrale, con una delibera di qualche giorno fa, la Giunta ha approvato l’incremento delle indennità che per l’anno in corso sarà in ragione del 45% e che porterà gli emolumenti lordi del primo cittadino a 4.839,67 euro; quelli del suo vice a 3,629,75 euro e quelli degli assessori e del presidente del consiglio comunale a 2.903,80 euro. Lo step successivo è previsto per il prossimo anno quando il sindaco vedrà la sua indennità crescere sino a 5.412,72 euro; quella del vicesindaco passerà a 4.059,54 euro mentre assessori e presidente del consiglio comunale avranno una indennità lorda di 3.247,63 euro. L’ultimo passaggio si concretizzerà nel corso del 2024.
La giunta ha stabilito inoltre che gli amministratori che siano lavoratori dipendenti e non abbiano richiesto di essere collocati in aspettativa, riceveranno l’indennità dimezzata e che a fine mandato l’indennità del sindaco sarà integrata con una somma pari a 12 mesi di mandato proporzionalmente ridotta per periodi inferiori all’anno. Le spese saranno finanziate, per la quota di maggiore indennità annua, con il contributo dello Stato. Umberto Zanichelli