"Produzioni ormai compromesse Moltissime imprese verso la morte"

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PAVIA

"I gestori dei principali invasi idroelettrici, in un incontro con l’assessore regionale Massimo Sertori, si sono detti disponibili a sostenere le portate dei fiumi, ma finora si è mosso poco o nulla". Stefano Greppi, presidente di Coldiretti Pavia, chiede tempestività per un’emergenza idrica senza precedenti. Il livello del Po ieri alla Becca era stabile a 3,30 metri sotto lo zero idrometrico, un dato da secca estiva dovuta alla sempre più scarsa portata anche degli affluenti come il Ticino.

"Il momento è difficile su più fronti – ammette Greppi – e bisogna agire subito, mettendo in pratica tutto quello che si può: insieme alle deroghe temporanee agli obblighi del deflusso minimo vitale, quindi, è necessario rilasciare l’acqua dagli invasi montani indipendentemente dalle dinamiche della produzione di energia. In questo momento serve chiarezza e un’azione coordinata anche con i Consorzi di bonifica, così come già richiesto da Anbi Lombardia".

Per Coldiretti Pavia diverse produzioni sono già in parte compromesse e tra gli agricoltori c’è anche chi ha deciso di sospendere le semine dei secondi raccolti. Un’emergenza che ha portato il Consorzio del Ticino, che regola il lago Maggiore, a ridurre le erogazioni del 50% già da lunedì. Una decisione definita “intollerabile“ da Cia Lombardia (Agricoltori Italiani), che preannuncia drammatiche conseguenze per agricoltori e allevatori: "Porterà – dice il presidente Paolo Maccazzola – alla morte moltissime imprese e mancheranno sulle tavole diversi generi alimentari".

S.Z.