Pavia, picchiata dalla famiglia perchè vuole separarsi

Madre e padre sono stati condannati a quattro mesi di reclusione per il reato di lesioni

L'esterno del tribunale di Pavia (Torres)

L'esterno del tribunale di Pavia (Torres)

Pavia, 27 marzo 2018 - Aggredita dalla sua stessa famiglia, perché voleva separarsi dal marito. Madre e padre di una donna residente in provincia di Pavia sono stati condannati a quattro mesi di reclusione per il reato di lesioni. Dovranno anche pagare un risarcimento danni di seimila euro, oltre a 1.500 euro di spese di costituzione di parte civile. Il giudice ha invece assolto gli imputati dall’accusa di minaccia e di ingiuria, reato quest’ultimo che è stato depenalizzato. I fatti contestati risalgono al novembre 2013.

La donna aveva espresso il desiderio di separarsi dal coniuge. I genitori di lei, insieme al fratello, avevano preso le parti dell’uomo, reagendo con violenza nei confronti della donna. I genitori l’avevano spinta contro un muro e l’avevano picchiata con sberle e calci, dicendole «Dì pure addio ai tuoi figli, non li vedrai mai più. Noi ti roviniamo, ti lasciamo in mutande, noi abbiamo un mucchio di soldi tu invece non hai niente», come si legge nel capo d’imputazione. Il padre secondo le accuse le aveva anche puntato contro un’accetta e le aveva tirato addosso un giocattolo, colpendola in faccia e ferendola all’occhio sinistro. In seguito all’accaduto, i parenti sono stati denunciati e portati a processo.