Preso l’autista del nonno rapitore L’ex militare era nascosto a Cipro

Secondo le indagini l’11 settembre guidò l’auto con a bordo il piccolo sopravvissuto del Mottarone. A tradirlo le tracce lasciate dal cellulare anche se il latitante 50enne non lo aveva più utilizzato

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di Manuela Marziani

Sulla sua testa pendeva un mandato di arresto europeo spiccato dal procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti e dal pm Valentina De Stefano per il sequestro del piccolo Eitan Biran. E ai polsi di Gabriel Abutbul Alon sono scattate le manette. È stato arrestato a Limassol, nell’isola di Cipro, l’uomo che secondo le indagini l’11 settembre aiutò il nonno del bambino, Shmuel Peleg, a rapirlo dalla casa della zia paterna, Aya Biran, per portarlo a Tel Aviv. A tradire il 50enne nato in Israele e ufficialmente residente a Cipro è stato il localizzatore del cellulare che ha continuato a “raccontare“ dove si trovasse l’uomo anche se non telefonava. La polizia cipriota ha seguito le sue tracce e lo ha trovato in un albergo della città, non nella sua abitazione.

Ex militare appartenente presumibilmente alla nota agenzia di contractor Black Water in Virginia, Alon era ricercato in campo internazionale dal 16 novembre. "Grazie all’intervento dell’Interpol sollecitata dalla Squadra mobile di Pavia – spiega Mario Venditti – siamo riusciti a ottenere questo risultato in tempi brevi. Adesso attendiamo le decisioni dell’autorità cipriota sull’esecuzione del mandato d’arresto europeo e sull’estradizione in Italia". Secondo gli inquirenti il contributo di Gabriel Abutbul Alon sarebbe stato significativo nel sequestro dell’unico superstite della tragedia del Mottarone. Al 40enne, infatti, si sarebbe affidato il nonno materno per l’organizzazione pratica della giornata dell’11 settembre, quando era programmata una visita al bambino.

Dopo aver prelevato il piccolo di 6 anni a Travacò dalla zia Aya, hanno viaggiato in auto fino a Lugano per imbarcarsi sul volo privato costato 42mila euro che li ha portati a Tel Aviv. "Significativo che l’areo su cui si erano imbarcati tutti – aggiunge Venditti – nel viaggio di ritorno verso la Germania si sia fermato a Cipro". Gli investigatori italiani sin da subito sono stati supportati per i profili internazionali dal Servizio per la cooperazione (Scip), riuscendo in brevissimo tempo a ricostruire il percorso attraverso la Svizzera, rilevare le falle nei controlli di frontiera, e avviare immediati scambi informativi con Israele e Cipro per accertare le condizioni di salute di Eitan e acquisire il maggior numero di elementi possibili a carico del nonno e di Alon Abutbul, che hanno permesso il provvedimento di cattura. Gli accertamenti sui flussi aerei hanno stabilito che Alon Abutbul da fine ottobre era rientrato a Cipro, ma si era reso irreperibile all’indirizzo ufficiale, dormiva in un hotel. Proprio in un albergo di Limassol è stato catturato dal Team Fast della polizia cipriota che era sulle tracce del latitante grazie al fitto scambio di informazioni che la Squadra mobile e la Procura di Pavia hanno acquisito con l’analisi di flussi finanziari e dei profili social.