Premiazione degli agenti nell’aula magna dell’Università

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Per Alessio Cesareo, a meno di due mesi dal suo arrivo a Pavia nell’incarico di questore, è stata la prima “festa della polizia” pavese. Dopo due anni di cerimonie pubbliche annullate per la pandemia, ieri per il 170esimo anniversario di fondazione della polizia di Stato è stato invece ripristinato un più articolato cerimoniale, anche se ancora con alcune limitazioni. In mattinata il questore Cesareo ha ricevuto il prefetto Paola Mannella, alla presenza anche del presidente dell’Anps Michele Salvemini, nel cortile della Questura di via Rismondo, per la cerimonia dell’alzabandiera accompagnata dalle note del Silenzio. L’unico momento di commemorazione che non era stato annullato né nel 2020 né lo scorso anno, con gli onori ai caduti della polizia e la deposizione delle corone al monumento nel cortile della Questura e alla lapide in memoria del maresciallo Sergio Bazzega, medaglia d’oro al valor civile, vittima del terrorismo caduto in servizio il 15 dicembre 1976, al quale la palazzina pavese è dedicata.

Ma quest’anno le celebrazioni sono poi proseguite nel pomeriggio, per la prima volta dell’aula magna dell’Università di Pavia, con la cerimonia delle premiazioni dei poliziotti che si sono distinti nelle rispettive attività operative. Una cerimonia alla ritrovata presenza di autorità civili e militari, tutti rigorosamente con mascherina ma in un’aula magna affollata al 100% della capienza, come consentito da quando è ufficialmente terminato lo stato d’emergenza. Per un graduale ritorno alla normalità, anche per la polizia.

Stefano Zanette