Precipita nel vuoto, i colleghi non chiamano il 112

Lo hanno trasportato loro fino all’ospedale San Paolo dove è stato ricoverato

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È caduto da un’impalcatura, in una casa in ristrutturazione. Ma non sono stati chiamati i soccorsi: il ferito è stato portato dai colleghi in ospedale a Milano. L’operaio, dipendente di impresa edile, 60enne di nazionalità egiziana, residente a Milano, è stato ricoverato al San Paolo, non in pericolo di vita.

L’infortunio sul lavoro risale alla giornata di venerdì, ma solo in tarda serata sono poi andati sul posto dell’incidente i carabinieri e gli ispettori di Ats, competenti per simili episodi. È successo in un’abitazione privata, in via Mora a Magherno, dove sono in corso lavori di ristrutturazione.

Le cause dell’incidente sono ancora in corso d’accertamento, ma sta di fatto che il muratore 60enne è caduto da un’impalcatura, rovinando al suolo con conseguenze forse in apparenza non così gravi da chiamare subito i soccorsi sul posto; ma neppure del tutto trascurabili, tanto da spingere gli stessi colleghi a portarlo poi in ospedale a Milano. Una circostanza ovviamente da chiarire nelle motivazioni, senza escludere la buona fede dei coinvolti, ma che lascia inevitabilmente qualche dubbio. Una situazione che ha comunque esposto il 60enne a ulteriori rischi, sia per il tempo del soccorso in autonomia sia per il trasporto su un mezzo non attrezzato.

La cosa più sicura in simili circostanze, anche se in apparenza le conseguenze non sembrano gravissime, è infatti attivare i soccorsi sanitari chiamando il 112 e lasciare le valutazioni del caso a chi ha le competenze e la preparazione per farle, evitando di spostare il ferito, le cui condizioni rischiano di peggiorare se non trasportato in modo adeguato. Accertamenti sono anche in corso sul rispetto delle norme di sicurezza.

S.Z.