Poco sangue, interventi a rischio Appello ai donatori: serve aiuto

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Un appello agli studenti: il Policlinico richiede il nostro aiuto. È un Sos in piena regola quello che lanciano l’Università e l’Edisu. "La disponibilità di sangue – si legge nell’invito a donare – in particolare per i gruppi 0- e 0+ da parecchi giorni è molto ridotta. Si rischia di dover sospendere gli interventi chirurgici programmati e molte persone rischiano conseguenze molto gravi. Per molti di loro i tempi si sono già dilatati a causa della pandemia e adesso non si può più aspettare". Qualche giorno fa anche il direttore di malattie infettive del San Matteo, il professor Raffaele Bruno, che aveva curato il paziente uno aveva invitato chi può a donare sangue: "Perdura in tutta la Regione Lombardia carenza di emocomponenti. Pertanto, vi invito a donare il vostro sangue a compiere questo gesto di generosità. È importante agire subito per aiutare chi ha bisogno".

L’incremento dei contagi da Covid 19 per via della rapida diffusione della variante Omicron, infatti, sta causando disagi, anche a livello trasfusionale. "L’autosufficienza da raggiungere – ha spiegato il presidente di Avis regionale Lombardia Oscar Bianchi – è nazionale e, come ormai si evince dai dati segnalati dalle Regioni, in alcune aree d’Italia si registra una carenza di scorte di sangue ed emoderivati legata alla diffusione della variante Omicron. La rete organizzativa della raccolta è territoriale: ogni singola Avis ha una specifica necessità di sangue, strettamente connessa non solo alla generosità dei donatori del territorio, ma anche alla programmazione delle donazioni e all’utilizzo che viene fatto delle scorte. Raccomandiamo ai donatori di attenersi alle indicazioni delle Avis locali". Manuela Marziani