Piazzale Europa, via il campo sinti

Pavia intende anche riqualificare l’area dove sorgeva il gasometro e gli altri 6mila metri quadri dell’ex piscina

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di Manuela Marziani

Avrà un nuovo volto l’area del gasometro e dell’ex piscina scoperta di viale Resistenza. E uno dei tasselli per la riqualificazione sarà lo spostamento del campo nomadi. Toccherà a chi acquisterà l’area farsene carico, attrezzando a proprie spese un nuovo spazio con funzioni analoghe. La questione, piuttosto spinosa perché è da tempo che si parla di un trasferimento del campo, sarà affrontata nei prossimi mesi dal sindaco Fabrizio Fracassi e dal capo della comunità sinti.

"L’area di piazzale Europa è pericolosa perché a rischio esondazione – ha detto Fracassi – quindi quelle strutture devono essere spostate. La riqualificazione di questa parte di città porta con sé anche la capacità di affrontare un ulteriore problema noto a tutti: le condizioni di forte degrado in cui versa la zona dove dimora la popolazione nomade. La riqualificazione di Pavia passa anche attraverso la risoluzione di tali situazioni, andando a garantire condizioni di vita dignitose".

L’obiettivo dell’Amministrazione è riqualificare i 6mila metri quadri dove sorgeva il gasometro, gli altri 6mila dell’ex piscina e i 9mila di piazzale Europa. Venerdì verrà pubblicato da Asm Pavia il bando per la vendita dell’area, con una base d’asta di 2 milioni, 300mila per l’ex gasometro e 1.700 per la piscina. Il bando resterà in pubblicazione 60 giorni: poi una commissione valuterà le offerte presentate per procedere all’aggiudicazione.

"Il bando – ha aggiunto il sindaco – è collegato con gli interventi previsti nel progetto Pavia città d’acqua". Chi parteciperà dovrà identificare le scelte tecniche e le soluzioni progettuali finalizzate al recupero e alla riqualificazione dell’intera area oggetto di alienazione. "Un anno prima della pubblicazione del bando, abbiamo proceduto a riattivare gli studi per avviare il procedimento di caratterizzazione ambientale dei terreni che, già nelle indagini del 2014, avevano evidenziato importanti superamenti delle soglie di concentrazione per diversi contaminanti – ha sottolineato il presidente di Asm Manuel Elleboro – quali, in primo luogo, i materiali di riporto di origine industriale".