Pestato e abbandonato in strada: morto lo straniero senza documenti

Mortara, era stato trovato in condizioni disperate in via Beldiporto. Adesso si indaga per omicidio

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di Umberto Zanichelli

Non ce l’ha fatta l’uomo di origine nordafricana ritrovato martedì in fin di vita in via Beldiporto a Mortara. Le condizioni, che già inizialmente erano considerate molto gravi sono precipitate nella giornata di giovedì e nel pomeriggio l’uomo ha cessato di vivere al policlinico San Matteo di Pavia dove era stato trasferito subito dopo il ritrovamento. A questo punto i carabinieri stanno indagando sull’ipotesi di omicidio. Ufficialmente l’uomo non sarebbe stato ancora identificato. Il ritrovamento era avvenuto intorno alle 5 del mattino di martedì: era stato un passante a segnalare e ad avvisare i soccorsi.

Sul posto erano intervenuti il personale medico del 118 ed una ambulanza della Croce Rossa di Mortara. L’uomo era seminudo e le sue condizioni erano subito apparse molto gravi a causa del violento pestaggio del quale era rimasto vittima. Proprio in considerazione del suo quadro clinico i medici avevano deciso per il suo immediato trasferimento al policlinico San Matteo di Pavia dove è poi avvenuto il decesso. Sul suo corpo, da quanto si è appreso, erano presenti i segni di una colluttazione così violenta da non lasciare dubbi sul fatto che chi lo ha affrontato lo ha fatto con il chiaro intento di ucciderlo. L’ipotesi di reato, che inizialmente era di tentato omicidio, diventerà ora di omicidio volontario. Intanto i carabinieri del maggiore Paolo Banzatti si sono messi al lavoro per riuscire a tracciare i confini di quello che è il terzo violento pestaggio che si è registrato a Mortara nell’arco di appena qualche mese. Il primo era avvenuto il 10 giugno tra la stazione ferroviaria e i portici di palazzo Edra: un marocchino ed un tunisino si erano affrontati con un taglierino e con dei cocci di bottiglia ed erano poi state identificate e denunciate. Il 14 luglio invece, in via Fosse Ardeatine, quattro uomini, rimasti ignoti, avevano fermato un’auto e, dopo aver mandato in frantumi i finestrini, avevano trascinato il conducente all’esterno e lo avevano picchiato selvaggiamente. In entrambi i casi gli episodi erano stati ricondotti a regolamenti di conti nell’ambito dello spaccio sulla piazza mortarese e non escluso che possa essere così anche per questo terzo e più grave episodio.