Pavia, uno zainetto con giochi e pensieri per i bambini ricoverati in ospedale

L'associazione Abio dona un kit per alleggerire le giornate dei piccoli pazienti

Consegna delle sacche regalo ai bambini di pediatria del San Matteo

Consegna delle sacche regalo ai bambini di pediatria del San Matteo

Pavia, 22 aprile 2021 – Il Covid li ha messi fuori dai reparti, i volontari dell’Associazione per il bambino in ospedale (Abio) non possono entrare per seguire i piccoli pazienti quando fanno i compiti o vogliono giocare, così per non far pesare la propria assenza, si sono inventati un’alternativa: un kit pensato per tutti i piccoli ricoverati.

“L’idea è nata un paio d’anni fa – dice la presidente di Abio Pavia, Daniela Iovine – quando le necessità erano diverse e avevamo pensato di accogliere i bambini in pediatria con uno zainetto all’interno del quale inserire spunti di riflessione e giochi per far vivere l’ospedalizzazione come un’occasione di svago fin dal primo ingresso”. La macchina della solidarietà si è messa in moto, grazie alle donazioni di privati e il 5 per mille, sono state raccolte offerte per la realizzazione del progetto e poi, con la pandemia, la situazione è cambiata: Abio, che dal 2004 lavora per ridurre al minimo nei bambini il trauma del ricovero, non ha più potuto svolgere la propria attività. Per essere presenti comunque, quindi, lasciano uno zainetto. Coloro che vengono ricoverati in pediatria al San Matteo e in neuropsichiatria al Mondino, ricevono uno zainetto di colore azzurro o giallo differenziato per fasce d’età e per genere cui è destinato. All’interno trovano un kit per l’igiene personale, gadget, ma anche libri e fumetti differenziati per fasce d’età, album da colorare oppure giochi da fare individualmente. Perché anche il gioco è cambiato ai tempi del Covid, non è più possibile fare giochi di società, si può leggere e giocare da soli.

“Gli zaini sono stati preparati seguendo tutte le norme anti Covid – sottolinea la presidente di Abio – e ora saranno distribuiti dal personale sanitario”. “I volontari offrono un supporto essenziale – aggiunge il primario di pediatria Gianluigi Marseglia -, senza gli ospedali non potrebbero vivere. Le giornate in reparto sono lunghissime, è importante che i bambini facciano i compiti e vivano in serenità quando non sono coinvolti in attività cliniche”. Da diverso tempo al San Matteo esiste anche un piccolo spazio Covid in pediatria con 6 letti. Ad oggi sono due i pazienti ricoverati, in via prudenziale perché i bambini, fortunatamente, non si ammalano in modo grave e, quando si infettano anche se devono ricorrere alle cure ospedaliere, devono affrontare ricoveri piuttosto brevi durante i quali da oggi possono continuare a giocare.