Pavia, sfrattati senza avviso. E ora rischiano di perdere i figli

E intanto scatta anche la mobilitazione anche per un invalido che attende un alloggio

Gli esponenti dell’Assemblea per il diritto alla Casa davanti agli uffici comunali

Gli esponenti dell’Assemblea per il diritto alla Casa davanti agli uffici comunali

Pavia - Una vita normale che procede regolarmente da 20 anni, un lavoro, tre figli nati a Pavia poi arriva un problema di salute e quella tranquilla normalità salta in un attimo. Il lavoro non c’è più, la famiglia decide di tornare in Tunisia da cui proviene e la malattia del capofamiglia si aggrava rendendo necessario un ricovero ospedaliero e un intervento, come se non bastasse arriva anche il Covid e per più di un anno rimangono tutti bloccati al di là del Mediterraneo. Un mese fa il padre è tornato a Pavia con l’idea di riportare la famiglia poco dopo e ha trovato la serratura del suo appartamento cambiata. Il proprietario dell’appartamento aveva cacciato la famiglia senza avviare una procedura di sfratto.

Intanto, in vista della riapertura delle scuole anche i tre figli minori che devono completare il loro percorso di studi sono rientrati e vivono da parenti, mentre i due genitori dormono in auto. "Per la prima volta in vita loro - dice Alberto De Lorentis dell’Assemblea per il diritto alla casa - si sono rivolti ai servizi sociali e si sono sentiti dire che il Comune non può fare nulla. Non solo, che se vengono trovati a dormire in auto i figli verranno tolti ai genitori".

Come soluzione temporanea la famiglia avrebbe anche accettato una sistemazione al Villaggio San Francesco, ma sembra che neppure lì ci sia posto. "Capiamo che il Comune non possa trovare una collocazione immediata, però minacciare di togliere i figli ai genitori non è una soluzione". Ieri mattina gli attivisti dell’assemblea sono stati in assessorato e venerdì prossimo incontreranno l’assessore ai Servizi sociali Anna Zucconi per parlare del caso.

Tra coloro che aspettano un alloggio, ma ha dormito a lungo in auto c’è pure un invalido che ora ha trovato un letto al dormitorio e aspetta un alloggio popolare. "Sono tante le persone che dormono nella loro auto in giro per la città - ha proseguito De Lorentis -. Ci aspettiamo delle risposte concrete in tempi rapidi per tutte le famiglie che si trovano in emergenza abitativa".