Pavia, legionella: grave un 49enne

Ricoverato in Rianimazione. Anche la madre in ospedale

Legionella: ricoverato un 49enne

Legionella: ricoverato un 49enne

Pavia, 15 giugno 2019 – Polmonite grave da legionella. Con questa diagnosi giovedì poco dopo mezzogiorno un paziente è stato ricoverato al San Matteo. L’uomo, A.M. di 49 anni, residente a Vigevano appena arrivato in viale Golgi è stato trasferito in rianimazione I. Diverso è il caso della madre con la quale il paziente vive. Da informazioni ricevute da Ats Pavia, si è appreso delle precarie condizioni psicosociali e ambientali di A.M. e della donna. Nella mattinata di giovedì i vicini di casa del 49enne hanno chiamato il 118 e chiesto l’intervento dei sanitari. L’anziana, a poche ore di distanza dall’arrivo dell’ambulanza è stata ricoverata all’ospedale di Vigevano per febbre da sospetta polmonite da legionella. Il figlio, in condizioni più gravi anche se stabili, invece, si trova attualmente in prognosi riservata al San Matteo.

L’uomo è stato sottoposto ad Ecmo, la tecnica di circolazione extracorporea utilizzata in ambito di rianimazione per trattare pazienti con insufficienza cardiaca o respiratoria acuta grave potenzialmente reversibile, ma refrattaria al trattamento farmacologico e medico convenzionale. Intanto con l’arrivo delle alte temperature si torna a parlare di legionella. L’ultima segnalazione di un caso in Lombardia era arrivata dal Cremonese dove una donna di 57 anni alla fine di febbraio è morta, dopo aver contratto il virus. Altri pazienti, invece, si erano ammalati nel Lodigiano in seguito ai contagi avvenuti nel Bresciano ai primi di novembre, quando una donna di 51 anni aveva perso la vita. E proprio la Bassa Bresciana unita al Mantovano e al Cremonese, nel settembre scorso hanno vissuto moltisimi casi di polmoniti da legionella, mentre nel Lodigiano il caldo aveva favorito il diffondersi del batterio fin da luglio. Mediamente, in Italia, si registrano circa 1300 casi di infezioni da legionella, causati da un piccolo batterio sottile che può dare origine a una forma di polmonite che, dopo pochi giorni di incubazione (5 o 6) si manifesta. Il contagio avviene respirando le goccioline d’acqua che vengono diffuse da docce, rubinetti e condizionatori. In particolare le possibilità di contagio aumentano nel momento in cui viene utilizzata acqua calda perché il microrganismo si sviluppa a temperature al di sopra dei 25 gradi.