Pazienti a lezione di dieta sana dallo chef

Pavia, Alessandro Spina ha preparato la cena per chi è in dialisi alla Maugeri

Ciro Esposito, primario dell'emodialisi della Maugeri

Ciro Esposito, primario dell'emodialisi della Maugeri

Pavia, 12 marzo 2018 - Hanno mangiato tentacoli di polpo, turbante di orata, risotto al mojito con salmone allo zenzero e altre prelibatezze, innaffiate da buon vino dell’Oltrepo, anche se solo mezzo bicchiere. Sono i pazienti che fanno dialisi peritoneale seguiti dall’Unità operativa Emodialisi dell’Irccs Maugeri di Pavia, di cui è responsabile il professor Ciro Esposito. Domenica sera, si sono seduti a tavola col primario e con lo staff del reparto per una serata in cui il piacere della tavola è stato coniugato con una lezione di educazione alimentare molto pratica. Guidati dallo chef Alessandro Spina, esperto soprattutto nelle pietanze di pesce, pazienti e familiari hanno potuto seguire la preparazione dei piatti compatibili con il loro profilo medico. Spina ha infatti concordato uno speciale menu, seguendo le indicazioni di Silvia Brazzo del Servizio dietistico dell’Istituto.

“Nel paziente affetto da malattia renale cronica terminale che richieda il trattamento dialitico - ha detto il professor Esposito - un regime alimentare corretto è fondamentale per prevenire squilibri elettrolitici gravi e garantire il bilancio volemico (ossia il volume di sangue di un organismo)”. I pazienti, invece, spesso si affidano a un fai-da-te che non aiuta la loro salute, e, come ha sottolineato Esposito "eliminano completamente alcuni alimenti quali frutta e verdura, carne e pesce e favorendo così lo sviluppo di patologie del tratto gastrointestinale e anche il progressivo impoverimento della massa muscolare". 

La corretta informazione su quantità e qualità di cibi che possono essere consumati è quindi fondamentale. “La nostra iniziativa - ha proseguito Ciro Esposito - vuole fornire le indicazioni corrette, non solo su quali alimenti consumare e in quali quantità, ma anche dare indicazioni sulla modalità di preparazione di tali alimenti”. Non solo, considerando che i pazienti effettuano la dialisi a casa loro, vedono il loro specialista una volta al mese e, in genere, non si conoscono neppure tra loro, farli ritrovare e farli conoscere è sembrata un'occasione importante. E naturalmente quando ci si vuole incontrare, lo si fa attorno a un tavolo e davanti a pietanze da leccarsi i baffi.