Pavia, questa volta il Comune è con le partite Iva

Oggi l’iniziativa “Basta stare in silenzio“: i professionisti cercano di sensibilizzare il Governo sulle restrizioni, con l’appoggio della Giunta

La prima protesta simbolica dei titolari di partita Iva contro le limitazioni del Dpcm

La prima protesta simbolica dei titolari di partita Iva contro le limitazioni del Dpcm

Pavia, 15 gennaio 2021 - Le polemiche di due mesi e mezzo fa, quando il sindaco e gli assessore non erano stati presenti alla manifestazione di ristoratori e le partite Iva, ora non ci saranno. Il Comune ha espresso solidarietà all’iniziativa "Basta stare in silenzio", promossa da ristoratori, baristi e commercianti pavesi che si svolgerà stasera, in piazza della Vittoria dalle 18 alle 20. L’obiettivo degli organizzatori è sensibilizzare il governo sulla drammatica situazione del lavoro in seguito alle applicazioni delle misure anti-Covid. E il sindaco, Fabrizio Fracassi come l’assessore al commercio Roberta Marcone saranno insieme ai manifestanti. "Siamo e saremo sempre dalla parte dei lavoratori e in particolare di quelli che stanno sopportando più di altri il peso della crisi, come gli autonomi - sottolinea il sindaco Fracassi -. Una vicinanza che non dimostriamo solo a parole, ma sollecitando costantemente il governo ad adottare ristori adeguati e a permettere alla gente di lavorare, pur nel rispetto delle indispensabili precauzioni igienico-sanitarie. La nostra amministrazione, oltre ad aver distribuito aiuti diretti, si è fatta ambasciatrice del grido di dolore dei cittadini in tutte le sedi istituzionali e continuerà a farlo. Insisteremo, finché Pavia non verrà ascoltata anche a Roma. Quello che è stato fatto non basta. Alla manifestazione spontanea promossa da Edoardo Verri e Paola Tronconi io ci sarò, come altri esponenti della mia maggioranza. Sono sicuro che la partecipazione sarà ampia. Qui non si tratta di contrapporre salute e lavoro, ma di garantire l’una e l’altro, entrambi fonte di vita"

E, per sopravvivere , c’è chi ha deciso comunque di aprire oggi. Diversi i bar che in provincia hanno deciso di aderire all’iniziativa di disobbedienza civile. "Se non apriamo oggi - dice Marika del PoliBistrot di corso Cavour - rischiamo di non aprire mai più. Va bene imporre delle limitazioni, ma che ci consentano di lavorare in sicurezza. Le chiusure ci stanno affossando". In vista di "Ioapro1501", la Prefettura ha invitato "a sospendere forme non legittime di protesta in contrasto con le misure di contenimento del contagio che potrebbero mettere a rischio la salute della collettività oltre ad aumentare la conflittualità sociale. Nel richiamare l’attenzione delle forze di polizia sulla necessità di vigilare sul rispetto delle norme anti-Covid occorre richiamare al senso di responsabilità tutte le categorie economiche".