Pavia, la scelta di Eloisa: "Ho lasciato un lavoro sicuro. Ora la sfida più estrema"

Il Master scelto dalla pavese le impone 7 giorni in un bosco con 600 grammi di cibo

Eloisa Pantè trentaduenne di Parona Lomellina

Eloisa Pantè trentaduenne di Parona Lomellina

Parona Lomellina (Pavia), 2 ottobre -  Una prova di sopravvivenza da una settimana con 600 grammi di cibo. È uno dei test previsti nell’ambito dell’attività formativa del Micap, il Master internazionale di coaching ad alte prestazioni. Dal 13 al 20 novembre Eloisa Pantè, 32 anni, di Parona, sarà impegnata nella sfida tra Campania, Molise, Piemonte, Toscana e Trentino: "Lo sapremo solo una settimana prima", rivela. Il Master che sta frequentando è stato soprattutto una scelta di vita. "Avevo un buon posto di lavoro in una multinazionale – racconta – ma sentivo di non essere soddisfatta. Ho 32 anni, mi sono detta, non voglio tra vent’anni voltarmi indietro e vedere quante cose avrei potuto fare e non ho fatto. Serviva una sterzata. Così mi sono presa un anno sabbatico per trovare qualcosa che mi facesse battere il cuore, acquisendo nuove conoscenze da reinvestire poi nel mondo del lavoro".

Così ha scelto il percorso proposto dal Micap che prevede una formazione teorica, con esami frontali su argomenti come la programmazione neurolinguistica, il marketing, la leadership, la negoziazione, insieme a quella fisica. "Il primo anno è prevista questa prova di sopravvivenza, il secondo la disputa della maratona di New York in tempi prefissati, per cui mi sto già allenando, e il terzo anno tra le opzioni c’è il Cammino di Santiago, che ho già fatto".

Adesso però tutta l’attenzione sarà concentrata su questo test: resistere una settimana in un bosco con 600 grammi di cibo, legumi e tonno in particolare, quattro scatolette in tutto. "Qualcuno mi ha detto che sono pazza, ma sono convinta di farcela. In realtà dopo un paio di giorni di digiuno il corpo avverte meno la sensazione della fame. Con noi avremo solo un sacco a pelo, qualche attrezzo e gli indumenti indossati. Bandita la tecnologia in tutte le declinazioni".

La prova consentirà ai partecipanti, tra i 15-25 in tutto, di testare le loro capacità decisionali, l’attitudine alla soluzione dei problemi e la resistenza allo stress psico-fisico insieme alla capacità di lavorare in team. "Si tratta dell’esperienza più estrema della mia vita – conclude Pantè – ma l’affronterò con il massimo della determinazione".