Pavia, il parco del Ticino ripulito dall'esercito di volontari

L'iniziativa dei dipendenti della sede Heineken di Sesto San Giovanni insieme al circolo di Legambiente

All’opera tra prati, lido e boschetti

All’opera tra prati, lido e boschetti

Pavia, 12 settembre 2019 - Armati di sacchi neri e tanta buona volontà, sono arrivati a Pavia a bordo di quattro pullman, dalla sede Heineken di Sesto San Giovanni (Milano). Avevano una missione da compiere: pulire dai rifiuti l’area della Canottieri Ticino, del Lido, del Vul e le sponde del Ticino.

«Compriamo molte cose inutili e siamo sommersi da microrifiuti. L’esempio è determinante, fa agire e noi metteremo in moto tante altre persone» ha detto Marzio Marzorati, vice presidente di Legambiente partner dell’iniziativa. Micro, ma pure macro. Nelle aree verdi accanto al Ticino, infatti, i volontari hanno trovato i resti dei pic-nic consumati nel weekend, cartoni, tracce dei fuochi d’artificio esplosi domenica, bottiglie di plastica e lattine abbandonate ovunque. Oltre a rimuovere i rifiuti, i volontari hanno pure decespugliato alcune zone in cui il verde cresceva incontrollato e risistemato le panchine che hanno trovato malconce.

«Teniamo molto al nostro fiume e alla nostra città – ha detto il sindaco Fabrizio Fracassi che ha passato 18 anni della sua vita come amministratore del Parco del Ticino –. Il nostro corso d’acqua viene considerato il fiume più bello d’Italia, lo chiamiamo Azzurro perché nonostante l’inquinamento, qualche incivile e qualche azienda che ha fatto dei danni, ha acque ancora chiare. Vogliamo insegnare ad aver cura dell’ambiente. Nelle scuole organizzeremo giornate dedicate alla conoscenza del territorio perché se lo si conosce, lo si ama di più e non lo si sporca».