Pavia, palazzine al posto del boschetto: scatta il sit-in lungo via Marangoni

Protesta per la modifica al progetto di lottizzazione che sarà discusso domani in consiglio. Ma non è l’unica previsione criticata dai comitati: sul tavolo anche gli interventi ipotizzati in altri quartieri

La protesta per la cementificazione di via Marangoni

La protesta per la cementificazione di via Marangoni

Pavia, 16 ottobre 2022 - Non ha raccolto il favore dei cittadini la modifica al progetto di lottizzazione di via Marangoni, che prevede la costruzione di tre palazzine da 4 piani e due a 3 piani, da destinare a servizi per abitare, con 80 alloggi da assegnare attraverso un bando pubblico. L’iniziativa imprenditoriale di un privato, rivista perché non era più economicamente sostenibile, viene contestata da tempo, perché per realizzare le case si dovrà abbattere un boschetto e perché si rischia di costruire sotto un elettrodotto.

Il progetto, inserito nella variante al piano di governo del territorio che dovrà essere approvata, sarà discusso domani in Consiglio comunale. "Tutte le osservazioni da noi mosse – sostiene Pavia SOStenibile e partecipata, la rete di numerose associazioni impegnate in città, che ieri ha tenuto un sit-in nel bosco di via Marangoni – non solo saranno disattese, ma nemmeno saranno discusse perché l’incontro che ci avevano promesso non si è mai tenuto". "Perché tra tutte le schede previste dalla variante – hanno aggiunto i consiglieri di opposizione – soltanto questa viene stralciata e discussa subito?". Sono numerosi, infatti, i progetti che prevedono nuove costruzioni nei differenti quartieri della città. A Mirabello, in Strada Vigne e in via Montemaino, è prevista una lottizzazione di 5.800 metri quadri su un’area verde in pieno parco della Vernavola, a ridosso del fiume, per realizzare nuove abitazioni e un parcheggio a servizio dell’oratorio e del suo campo sportivo.

Molto criticato anche l’intervento di Borgo Ticino per l’ampiezza dell’area e perché, secondo i residenti, porterebbe a uno "snaturamento dell’intera zona, già minacciato dal nuovo quartiere in costruzione all’ex campo degli Aquilotti, con considerevole riduzione del verde, più traffico e inquinamento". Non poche le preoccupazioni anche di Pavia Est, quartiere attraversato da centinaia di auto al giorno, dove si aprirà un nuovo supermercato che sarà raggiunto da altre auto e camion. "Chiediamo di fermare il cantiere del supermercato – dicono i comitati – e il consumo di suolo. Per raggiungere il centro e la stazione da Pavia Est ci vogliono 50 minuti, perché allora non realizzare una pista ciclabile dal bivio Vela a porta Garibaldi, che consenta di spostarsi in sicurezza?".

Stando ai primi dati provenienti dai sensori fissi posizionati da “Il sellino spiritato“ per analizzare la qualità dell’aria, in poco più di 10 giorni a Pavia è stato sforato abbondantemente il limite suggerito dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla concentrazione giornaliera di pm 2.5 (non superare i 15 ug/m3 per più di 3, 4 giorni/anno). "Abbattere boschi per costruire case per residenti che Pavia non avrà mai – sostiene Cosimo Lacava presidente de Il sellino spiritato –, non crediamo sia utile".