Pavia, la palazzina del crollo sarà demolita

Troppo oneroso risanare l’edificio di via De Motis: meglio abbatterlo e approfittare degli incentivi

La palazzina di via De Motis

La palazzina di via De Motis

Pavia -  Il disastro avvenuto all’inizio dello scorso anno, rischia di avere il suo epilogo in questo 2022. Molto probabilmente non potrà essere "salvata" la palazzina di via De Motis che il 24 febbraio è parzialmente collassata per un cedimento strutturale. Sarebbe troppo oneroso risanare un edificio costruito nel 1948, meglio abbatterlo e approfittare degli incentivi messi a disposizione dallo Stato per costruirne uno nuovo. Dovranno essere i residenti che in gran parte erano proprietari degli alloggi a decidere come intervenire mettendo fine a una conduzione che ormai dura da quasi un anno e sta diventando insostenibile anche per chi vive nelle case di fronte, a causa della presenza delle barriere protettive.

«Il sindaco con un’ordinanza – ha detto in Consiglio comunale Michele Lissia del Pd – ha imposto strutture di contenimento per garantire la sicurezza dei residenti nelle palazzine adiacenti a quella sgomberata e gli oneri economici sono stati a carico dei condomini della palazzina lesionata. Proprio per le difficoltà che le famiglie avevano nel pagare queste barriere, sono state rimosse e poi i cittadini sono stati obbligati a farle ricollocare per la sicurezza di chi vive in zona. I condomini hanno perso la casa che avevano acquistato magari accendendo un mutuo e ora sono costretti a continuare a pagare, versando pure l’affitto dell’appartamento nel quale si sono dovuti spostare".

A provocare il cedimento, secondo le fotografie scattate, potrebbe essere stata una perdita idrica. "Pavia acque – ha aggiunto Lissia – è una società molto capiente, potrebbe aiutare queste persone che stanno vivendo un’enorme difficoltà". "Non possiamo intervenire se non a titolo personale – ha replicato il sindaco Fabrizio Fracassi -, le abitazioni sono private e la legge non ci consente di farlo". «Possiamo soltanto supportare questi residenti nella ricostruzione dell’immobile avvalendosi di un incentivo da parte dello Stato di circa 90mila euro, realizzando un piano in più per compensare le spese". Il costo dell’abbattimento si aggirerebbe attorno ai 100mila euro e al momento non esiste un responsabile del cedimento sul quale rivalersi, ma il Comune, maggioranza e opposizione, è pronto a stare accanto come può a coloro che risiedevano nella palazzina C di via De Motis e sono stati costretti a trasferirsi chi in una casa di riposo e chi in un altro alloggio in affitto.