Ospedale in declino "Facciamoci sentire"

Stradella, richiesta al sindaco di un gruppo di consiglieri "È presidio fondamentale per 40mila residenti"

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Sulla “carta“ sarebbero 130 posti letto, compresi quelli cosiddetti “day surgery“ (chirurgia da un giorno), ma da alcuni anni, per diverse ragioni, nella realtà dei fatti ne mancano sempre una ventina. Prima erano i posti letto (16) di Ostetricia e Ginecologia, poi riattivati. Adesso mancano all’appello i 20 posti letto di Ortopedia e Traumatologia, chiuso come reparto da inizio anno. E’ l’ospedale Broni-Stradella: "un presidio fondamentale" per un bacino di utenza che supera le 40mila unità, come sottolinea un documento firmato da quattro consiglieri comunali di Stradella, fra due ex sindaci, Piergiorgio Maggi, Pierangelo Lombardi più Antonia Meraldi e Alessandra Mossi. Il gruppo “Torre Civica“ (ma sulla stessa lunghezza d’onda è anche Mattia Grossi, consigliere comunale del gruppo “La Strada Nuova per Stradella“ sempre all’opposizione in Consiglio) ha presentato un ordine del giorno che doveva essere discusso qualche giorno fa. Poi – per altri motivi – la seduta è stata sospesa e quindi l’eventuale approvazione è saltata.

Le criticità per il nosocomio – come si legge nel documento – ci sono tutte. Non c’è ancora, ad esempio una data riguardo la possibile riapertura del reparto di Ortopedia e Traumatologia, chiuso ufficialmente come motivazione, nel pieno dell’emergenza Covid che aveva "falcidiato" le presenze fra il personale medico e infermieristico. "Ma era febbraio. Dopo tre mesi possibile che la situazione non sia migliorata?" viene fatto rilevare. Nel documento del gruppo “Torre Civica“ si accenna anche ad una possibile chiusura, seppur di notte, del Pronto soccorso. Non è un mistero che non ci sono medici a sufficienza per garantire il presidio 24 ore su 24, al punto che alcuni sanitari vengono – di volta in volta – distaccati in altri reparti. Considerando che, già ora, in caso di incidente stradale, ad esempio, i pazienti sono dirottati su Voghera o Pavia. La richiesta dei consiglieri comunali è che il sindaco, Alessandro Cantù si attivi per un decisivo ed autorevole intervento con Asst Pavia e Regione Lombardia anche per avere smentite sul possibile ridimensionamento dell’ospedale per cui non ci sono dichiarazioni ufficiali, ma preoccupanti indizi.

Pierangela Ravizza