Ora è vietato correre sulla Provinciale 26

Un’ordinanza proibisce di schiacciare sull’acceleratore fino ai precedenti 90 chilometri orari. Ora il limite scende tra i 70 e i 50

di Mario Borra

Ciclisti e pedoni sempre a rischio nei pressi dell’attraversamento pedonale lungo la Provinciale 26, nel territorio di Castiglione d’Adda, che collega due porzioni di percorsi protetti: negli ultimi anni ci sono stati un paio di investimenti mortali e diversi incidenti molto gravi. La conformazione della strada (da Lodi si arriva in salita), la scarsa illuminazione (fino a qualche giorno fa mancava la luce, nonostante i pali fossero stati posati) e la velocità delle vetture che transitano lungo il rettilineo fanno di questo tratto di strada un percorso da bollino rosso.

L’ultimo incidente alcuni giorni fa quando un 30enne straniero è stato investito da un furgone mentre attraversava sulle strisce. Fortunatamente le ferite riportate non sono state gravissime, ma in altri casi è andata peggio: per esempio nel 2011 un bimbo di otto anni fu investito da un’auto che non si era nemmeno fermata dopo lo schianto.

Ora la Provincia, competente per la strada, cerca di mettere un ulteriore tassello (ci sono già segnali luminosi verticali e strisce di avviso per terra) per aumentare la sicurezza visto che, fino a qualche giorno fa, era ancora possibile schiacciare il pedale dell’acceleratore fino a 90 chilometri orari. Ora però, dopo la firma dell’ordinanza ad hoc, è entrato in vigore un nuovo regime viabilistico per non far andare gli automobilisti a più di 70 e in alcuni tratti 50 chilometri orari, a seconda della vicinanza dal punto di attraversamento. L’entrata in vigore del provvedimento era subordinata all’installazione della nuova segnaletica.