Ucciso in piazza a Voghera: da omicidio volontario a eccesso colposo legittima difesa

Cambia l'imputazione contestata a Massimo Adriatici per l'uccisione di Youns El Boussetaoui, marocchino senza fissa dimora

Voghera, la vittima e a destra l'assessore  Massimo Adriatici

Voghera, la vittima e a destra l'assessore Massimo Adriatici

Voghera, 21 luglio 2021 - Da omicidio volontario a eccesso colposo di legittima difesa. Cambia l'ipotesi di reato contestata all'assessore alla Sicurezza vogherese Massimo Adriatici, 47enne avvocato ed ex poliziotto. Per la morte di Youns El Boussetaoui, 39enne marocchino, irregolare e senza fissa dimora, ucciso in piazza Meardi a Voghera nella serata di martedì, 20 luglio, l'arresto dei carabinieri era scattato in flagranza per l'ipotesi di reato di omicidio volontario, con l'assessore posto ai domiciliari dopo la lunga nottata in caserma nella quale, alla presenza dell'avvocato, aveva ricostruito l'accaduto rispondendo alle domande del magistrato, il sostituto procuratore Roberto Valli.

Nel frattempo sono state raccolte anche le deposizioni di testimoni, che avrebbero confermato che l'assessore era stato inizialmente aggredito dall'extracomunitario, visto da lontano mentre importunava altre persone presenti fuori dal bar. L'assessore aveva preso il telefono e chiamato la polizia per richiedere l'intervento di una pattuglia e a quel puntola vittima se ne sarebbe accorta, aggredendolo prima verbalmente e poi anche fisicamente, con un pugno e uno spintone, facendo perdere l'equilibrio all'assessore, che ha riferito che mentre cadeva gli sarebbe partito accidentalmente il colpo di pistola, che però già aveva estratto e impugnato, evidentemente già armata. La conseguenza è stata la tragica morte del 39enne, colpito con l'unico colpo poco sopra al cuore.

Ma se nell'immediatezza era stata appunto contestata dai carabinieri, in accordo con lo stesso pm, l'accusa di omicidio volontario, con l'arresto, ai domiciliari, successivamente è trapelata dalla Procura l'intenzione di modificare il capo d'imputazione in eccesso colposo di legittima difesa. Questa sarà dunque la contestazione con la quale il pm chiederà (l'atto dovrebbe essere depositato domani, giovedì mattina) la convalida dell'arresto al Gip, nell'udienza che dovrebbe quindi tenersi il giorno successivo, venerdì. Non è invece ancora certo se il pm chiederà anche la conferma della misura cautelare ai domiciliari o se invece non si opporrà alla revoca della misura che in fase di udienza di certo chiederà la difesa dell'assessore, anche alla luce della ridimensionata gravità dell'accusa. Le decisioni spetteranno comunque al Gip.