Nonna di ferro, a 81 anni batte il coronavirus

Armanda Bottini Campolunghi potrà tornare a casa dopo una settimana in ospedale

Armanda Bottini Campolunghi ha sconfitto il coronavirus

Armanda Bottini Campolunghi ha sconfitto il coronavirus

Pavia, 3 marzo 2020 - I medici dell’ospedale San Matteo di Pavia l’hanno definita “nonna di ferro“. Armanda Bottini Campolunghi, 82 anni da compiere il 30 aprile, è riuscita a guarire dal coronavirus dopo appena una settimana di cure nel reparto Malattie infettive del nosocomio pavese. La signora, vedova da un paio d’anni, che da dicembre abita a Borghetto Lodigiano, in una casetta adiacente a quella dove vive la figlia con il marito e il nipote, dopo una vita passata a Chignolo Po, paese in provincia di Pavia a una manciata di chilometri dal confine lodigiano, si era improvvisamente sentita male mentre si trovava a tavola con i suoi parenti.

Martedì scorso nonna Armanda, affetta da diabete di tipo 2 e reduce da una lunga riabilitazione dopo la frattura del femore, aveva iniziato ad avere i primi sintomi del virus con una leggera febbre e vomito. Così i familiari preoccupati avevano subito chiamato i sanitari per un ricovero d’urgenza. La donna è stata subito portata all’ospedale San Matteo di Pavia e non al vicino Maggiore di Lodi perché in quel momento stracolmo e non in grado di accogliere altri pazienti da gestire. "Io e miei genitori ci siamo subito allarmati e preoccupati per le condizioni di mia nonna - racconta il nipote Mattia Cagnazzi, 23 anni, che lavora per un’impresa funebre di Borghetto Lodigiano -. È una donna anziana reduce da una lunga riabilitazione dopo un’operazione al femore e con una malattia cronica sulle spalle. Quando i medici ci hanno detto che il tampone era positivo al coronavirus abbiamo iniziato a prepararci al peggio. Sentendo tutto quello che si dice su questo virus e leggendo i giornali eravamo molto preoccupati tanto da pensare che per lei sarebbe stato impossibile farcela".

Invece nonna Armanda, che da giovane ha lavorato come panetteria a Milano, ha lottato con tutte le sue forze per recuperare al più presto e tornare a casa dalla sua famiglia. "Per certi aspetti è stata una sorpresa anche per i medici che ogni giorno ci hanno informato al telefono della sua situazione clinica - spiega il nipote di Armanda -. Mia nonna ha reagito alle cure, composte in gran parte di antivirali, nel migliore dei modi e con forza, una determinazione riconosciuta anche dai medici. Già domenica ci hanno detto che le sue condizioni erano abbastanza buone e che il tampone era diventato negativo. Dal coronavirus, quindi, e mia nonna lo dimostra, si può guarire". Ora bisogna solo aspettare il suo ritorno a casa. La nonna sarebbe dovuta rientrare nel suo appartamento a Borghetto Lodigiano ieri sera accompagnata da un’ambulanza protetta, ma l’assenza di un mezzo a disposizione ha costretto a spostare il ritorno a questa mattina. "Non vediamo l’ora di abbracciarla - conclude il 23enne Mattia -. Ci occuperemo a casa nostra noi della sua convalescenza che comunque dovrà durare ancora diversi giorni. Ma vorrei ribadirlo: da questa malattia si può guarire così come ha fatto mia nonna possono farlo molti altri".