Crisi Gruppo Alco, lavoratori senza stipendio: sciopero all’Altasfera Cash and Carry

Una situazione difficile quella del gruppo Alco che in Lombardia ha 11 negozi e più di 200 dipendenti

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Hanno incrociato le braccia ieri i 42 dipendenti di Altasfera Cash and Carry. Esasperati per una situazione per la quale non vedono alcuna via d’uscita, hanno deciso di non aprire il punto vendita, mentre il punto vendita Eurospar di San Martino che appartiene allo stesso gruppo è rimasto aperto con personale ridotto. "In questo modo speriamo di avere una risposta - ha detto Tommaso Vitale di Filcams Cgil - perché nel frattempo questi lavoratori hanno maturato un altro mese di stipendio che rischiano di non percepire". È da dicembre che i dipendenti del supermercato all’ingrosso percepiscono soltanto la cassa integrazione pagata dall’Inps eppure spendono quattrini per raggiungere il loro posto di lavoro da diversi paesi della provincia. Una situazione difficile quella del gruppo Alco che in Lombardia ha 11 negozi e più di 200 dipendenti, che il Covid ha ovviamente peggiorato. L’esercizio, infatti, fornisce soprattutto bar, ristoranti e alberghi che negli ultimi tempi sono stati chiusi. "La gestione da parte della proprietà è stata pessima - ha aggiunto Vitale -. A Pavia l’esercizio andava bene, prima della pandemia vendeva poi con il lockdown ha registrato un calo". La merce non è più stata consegnata e gli scaffali sono rimasti vuoti. Tra i dipendenti chi ha potuto (pochi), ha dato le dimissioni. mentre gli altri 42 sono rimasti. "Non sappiamo e vi sia un nuovo compratore - ha proseguito Tommaso Vitale - o se il gruppo fallirà. I rappresentanti del gruppo avevano parlato alle organizzazioni sindacali delle difficoltà economiche che stavano incontrando, ipotizzando la cessione come unica soluzione. Avrebbero dovuto fornirci delle informazioni, ma non si sono più fatti sentire". M.M.