Università di Pavia, l'Udu: “Universitari dimenticati, senza alcuna indicazione Covid”

Gli studenti: le indicazioni del Governo ci hanno trascurato. Non sappiamo cosa accade con i positivi in aula

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di Manuela Marziani

"Il governo si è dimenticato degli studenti universitari". Simone Agutoli, segretario del Coordinamento per il diritto allo studio – Udu Pavia denuncia la nebbia fitta che avvolge gli atenei a causa delle scarse indicazioni arrivate dalla politica per la situazione pandemica. "Nei prossimi giorni – ha detto Agutoli - avremo approssimativamente 15mila universitari pavesi che rientreranno nelle aule partecipare agli esami, oltre a svolgere attività didattiche e pratiche per le quali è ancora prevista la presenza". Ma non esiste un vero protocollo sanitario per le università. "Non sappiamo che cosa succeda nel caso in cui ci siano dei positivi in aula – ha aggiunto il segretario dell’Udu -: le Ats non sanno esattamente cosa fare alla luce delle nuove norme, applicabili unicamente alle scuole. Per quanto riguarda le mascherine si raccomanda l’uso delle Ffp2, visto che spesso non è possibile garantire il distanziamento. Siamo però senza alcuna indicazione chiara da parte del ministero dell’università". Sul fronte green pass, la normativa vigente impone agli universitari quello base, che si ottiene mediante vaccinazione, guarigione o tampone: "I controlli sono disomogenei – ha sottolineato Agutoli -. Per non parlare del green pass rafforzato. A Pavia, ad esempio, non serve per le residenze e le mense, in altri atenei sì. In mezzo a tutta questa confusione, l’unica cosa certa è che se un universitario vuole una mascherina o vuole farsi un tampone, deve pagarseli a prezzo normale". Per tutti questi motivi, la settimana scorsa l’Unione degli universitari ha scritto una lettera alla Regione per chiedere chiarimenti su green pass, tamponi, protocollo sanitario, mascherine e risorse economiche.

Intanto l’Università ha lanciato ieri 12 nuovi siti internet, primo passo del progetto triennale che riguarderà l’intero ecosistema web dell’Ateneo. Quattro i dipartimenti coinvolti nella fase-pilota: Fisica, Giurisprudenza, Ingegneria civile e Architettura, e Scienze della terra e dell’ambiente. Mentre i siti dei dipartimenti sono studiati per un target interessato alla ricerca scientifica e alla sfera istituzionale, i siti dei corsi di laurea offrono alla comunità studentesca informazioni pratiche che riguardano il proprio percorso universitario. "I nuovi siti sono di grande impatto. All’utilità delle informazioni si aggiunge l’attrattività delle pagine e una navigazione intuitiva" – sottolinea la professoressa Cristina Campiglio, presidente della Consulta dei direttori di dipartimento.