Pavia, il Naviglio ridotto a discarica: "Uno scempio ecologico"

Ats avvertita dell’allarme igienico dovuto all’inquinamento visibile dall’Alzaia. La sporcizia invade il tratto che scorre dal nuovo Ponte Ghisoni allo stadio

La situazione si trascina da un mese, gli abitanti sono sul piede di guerra

La situazione si trascina da un mese, gli abitanti sono sul piede di guerra

Pavia - Da un lato erbacce, bottiglie di plastica, tronchi e pure un pallone; dall’altro acque limpide che fanno la felicità dei gabbiani. A fare da spartiacque, è proprio il caso di dirlo, il nuovo Ponte Ghisoni aperto a settembre, dove sono ancora presenti le impalcature. Sembrano essere state le traversine e i piloni che ancora sono piantati nel Naviglio a bloccare il deflusso, così l’immondizia che arriva da Certosa e dal Milanese non defluisce, si blocca sollevando non poche proteste da parte dei residenti che prima hanno dovuto sopportare i disagi dovuti un cantiere durato anni che ha reso difficili i collegamenti tra Città Giardino e il resto della città e ora quello che definiscono "uno scempio ecologico".

Il problema riguarda la parte del Naviglio che scorre dal Ponte allo stadio Fortunati, dove chi passeggia sull’Alzaia ha un’idea di abbandono. E non solo. Il pericolo, infatti, potrebbe anche essere di carattere igienico. Per questo è stata inoltrata una segnalazione ad Ats perché intervenga ed effettui le necessarie analisi per il bene dei residenti ma anche di chi dorme sotto il nuovo Ponte. Dei cartoni sono stati lasciati e si vedono ancora nel pomeriggio come se qualcuno avesse rimosso il proprio giaciglio, lasciando tutto l’occorrente nei pressi della parte dell’attraversamento più bassa, in modo da riutilizzarlo la notte seguente.

"Non c’è limite alla vergogna – commenta il consigliere comunale del Gruppo misto Rodolfo Faldini – Non sappiamo quando si libereranno le acque del Naviglio dal putridume che si è concentrato e neppure quando si concluderanno i lavori del Ponte che nel frattempo è stato abbellito da new jersey in cemento, forse posti per mettere al riparo le autovetture dal rischio di un tuffo nelle splendide acque".

È da oltre un mese che la situazione si trascina. I residenti che, quando aspettavano la realizzazione del Ponte hanno dato vita a un comitato, prima di Natale hanno fatto notare come quel tratto di Naviglio che dovrebbe essere navigabile sia ridotto una cloaca con carogne putrefatte di animali e alghe ormai marcite. "Com’è possibile che non ci sia nessun intervento? – si è domandato Luigi Cremaschi – Sono state fatte diverse segnalazioni". "Lo schifo che c’è nel Naviglio – conclude Alessandro Bertoglio – non dà lustro al nuovo Ponte Ghisoni, commissionato dal Comune e solo parzialmente realizzato. Speriamo in un intervento rapido ed efficace, perché questo non è decoro".