Movida a Pavia, il sindaco chiede aiuto ai giovani

Fracassi su RaiUno: "Capisco che dopo tre mesi c'è una voglia di evasione, di abbracciarsi, ma ho bisogno della collaborazione dei ragazzi"

Il sabato sera della movida a Pavia preoccupa

Il sabato sera della movida a Pavia preoccupa

Pavia, 26 maggio 2020 - «Capisco che dopo tre mesi c'è una voglia di evasione, di abbracciarsi, ma ho bisogno della collaborazione dei ragazzi». Intervenendo a Unomattina il sindaco di Pavia ha chiesto un aiuto ai giovani per il rispetto delle regole imposte dalla Fase 2. «Venerdì sera c'era stato qualche problema - ha aggiunto il primo cittadino - alcuni ragazzi, dopo il passaggio delle forze dell'ordine, si sono tolti la mascherina. Poi è andata meglio. Grazie anche ai titolari dei bar, che hanno distanziato tutti gli avventori. Dopo gli sforzi fatti, se ne deve compiere uno ulteriore. Probabilmente per i giovani è più difficile mantenere il distanziamento, ma se mi danno una mano, evito di dover mettere in atto decisioni che non intendo prendere». Il riferimento è una possibile nuova chiusura dei bar. «Gli esercizi che non rispettano le indicazioni - aveva detto Fracassi giovedì scorso, dopo il mercoledì di movida - rischiano una chiusura che va da 5 giorni a un mese. Non fatemelo fare». Così i titolari degli esercizi hanno proposto all'amministrazione comunale di chiudere prima dell'orario consentito ante Covid, se dovesse essere utile.

«Valuteremo - ha aggiunto il sindaco -. L'importante è che i ragazzi ci aiutino». E una mano sembrano averla data. Sono state 41 le sanzioni, in 3 giorni, a livello provinciale. I dati dei controlli resi noti dalla Prefettura, aggiornati a ieri mattina, portano a 92.214 il totale delle persone controllate su tutto il territorio provinciale dall'inizio dell'emergenza, 3.429 in più del precedente aggiornamento a venerdì scorso, 22 maggio (88.785). Negli stessi 3 giorni del weekend, le sanzioni sono arrivate al totale di 3.275, appunto 41 in più delle 3.234 al 22 maggio. Una percentuale di multati molto bassa, solo l'1,19%, inferiore rispetto al dato complessivo da inizio emergenza (3,5%), nonostante il preannunciato giro di vite. Per quel che riguarda le attività ed esercizi, il totale dei controllati è salito a 17.545, ovvero 450 in più dei 17.095 al 22 maggio, ma con solo 2 titolari sanzionati per inosservanze, per un totale di 84 (82 al 22 maggio) senza nessuna nuova chiusura (totale di 3 da inizio emergenza).