Morti sul lavoro ad Arena Po: "Mai sottovalutare i rischi"

Confindustria Pavia: ci vuole formazione

Il luogo della tragedia ad Arena Po

Il luogo della tragedia ad Arena Po

Pavia, 16 settembre 2019 - «Troppe volte si sottovalutano i rischi delle aree confinate, che non sono solo le cisterne, ma per esempio anche le vasche e i bacini, così come non si fa sufficiente pratica per affrontare le emergenze relative. Anche la generosità e il coraggio, nel voler aiutare un collega in difficoltà, devono essere sempre accompagnati da adeguata preparazione». Daniele Cerliani, vice presidente di Confindustria Pavia con delega alla sicurezza del lavoro, interviene così sulla tragedia di Arena Po costata la vita ai 2 allevatori e ai 2 dipendenti. «A nome di Confindustria Pavia, delle sue imprese associate e dei suoi lavoratori – dice il vicepresidente Cerliani – desidero esprimere il nostro più sincero cordoglio per il tragico incidente avvenuto ad Arena Po. Sono fatti terribili, che ci rattristano profondamente e ci toccano, sia umanamente sia nel nostro ruolo di imprenditori. Certamente non vorremmo mai trovarci di fronte a tali tragedie. Per tutti noi, la sicurezza sul lavoro è il primo pilastro della nostra cultura d’impresa».

Oltre al cordoglio, Cerliani entra nel merito delle problematiche relative ai cosiddetti “spazi confinati”, come è anche la vasca dei liquami di un allevamento. Proprio dopo un’analoga tragedia, costata altre 4 vite alla Lamina di Milano nel gennaio 2018, la prefettura e Confindustria Pavia avviarono un’attività di monitoraggio mirata, su base volontaria, rivolta proprio a quelle aziende che presentano le stesse tipologie di rischio di quella milanese dove si era verificata l’esalazione mortale. Anche in provincia di Pavia sono infatti molte le aziende con “spazi confinati”, ad esempio nel settore vitivinicolo, con i silos per la fermentazione, dove non di rado purtroppo si verificano simili incidenti sul lavoro. Ora, dopo la tragedia di Arena Po, Confindustria Pavia rilancia l’iniziativa: «Invito tutti gli imprenditori – conferma Cerliani – non solo i nostri associati, di qualsiasi settore produttivo essi siano, a mettersi in contatto con noi o con le proprie associazioni di categoria, le quali forniscono, anche a titolo gratuito, un supporto autorevole per l’applicazione delle migliori pratiche di sicurezza, a garanzia dei propri collaboratori e dell’intera struttura aziendale»-