Mortara, trovato ferito dopo un pestaggio. Ora lotta per la vita al San Matteo

L' uomo era senza documenti e la sua identità non è ancora nota. Colpi inferti con spranghe e bastoni

L’uomo è ricoverato in Rianimazione

L’uomo è ricoverato in Rianimazione

Mortara (Pavia) - Picchiato a sangue e lasciato in strada, privo di sensi e seminudo. E’ stato trovato così, poco dopo le 5 di ieri, in via Beldiporto a Mortara. Uno sconosciuto, senza addosso documenti e fino a ieri sera non ancora identificato. Non giovanissimo, apparentemente di mezza età e di origine nordafricana. E’ stato ricoverato nel reparto di Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia, con prognosi riservata, in pericolo di vita. Sul suo corpo i segni di un violento pestaggio, in particolare un trauma cranico molto grave.

Colpi inferti probabilmente con bastoni o spranghe, non ritrovati però sul posto in cui l’uomo è stato trovato ferito. Sia la sua identità che quel che è successo dovrà essere scoperto dalle indagini avviate dai carabinieri della Stazione di Mortara, della Compagnia di Vigevano. L’allarme è scattato appena dopo le 5 con una telefonata al 112, da parte di un residente o passante in transito che riferiva dell’uomo steso a terra, probabile vittima di un malore.

La centrale operativa di Areu ha infatti classificato l’intervento come “medico acuto“, inviando in codice rosso l’auto medica, con rianimatore a bordo, e un’ambulanza della Croce Rossa di Mortara. Giunti sul posto gli operatori sanitari hanno però subito visto i segni di una colluttazione e avvisato i carabinieri, intervenuti con una pattuglia della Stazione di Gravellona Lomellina. Nel frattempo il ferito è stato stabilizzato, intubato e trasportato con l’ambulanza in ospedale, in gravissime condizioni. E i militari hanno invece iniziato gli accertamenti sul posto per ricostruire l’accaduto.

Nessuno però avrebbe visto né sentito nulla, in una zona residenziale con le strade deserte a quell’ora di notte e la quasi totalità dei residenti ancora a letto con le persiane e tapparelle ben chiuse. Non è neppure chiaro se il pestaggio sia avvenuto proprio lì dov’è poi stato trovato lo sconosciuto, oppure altrove, magari in un luogo più isolato e lontano da occhi e orecchie che potessero vedere e sentire quel che stava accadendo. L’uomo potrebbe infatti essere stato poi scaricato da un’auto in via Beldiporto dopo essere stato picchiato in un altro posto, al momento sconosciuto come l’identità della vittima.