Montebello: disabili maltrattati, vicini a una svolta

Davanti al giudice gli imputati per il caso della Monsignor Rastelli: due chiedono di patteggiare

Il capo della Squadra mobile Francesco Garcea

Il capo della Squadra mobile Francesco Garcea

Montebello della Battaglia (Pavia), 21 aprile 2019 - Accusati di aver vessato i pazienti della casa di cura Monsignor Rastelli, ora compariranno davanti al giudice. L’ex direttore della struttura ha chiesto di patteggiare: Giovanni Gastaldo, 67 anni, è accusato di maltrattamenti verso gli ospiti, persone disabili e anziane, oltre che di esercizio abusivo della professione di farmacista. Come lui, ha chiesto di patteggiare anche Davide Montagna, 35 anni, operatore socio sanitario che, oltre che dell’accusa di maltrattamenti, deve rispondere anche di lesioni.

Il gup di Pavia si esprimerà sulle richieste di patteggiamento il 6 maggio: in quella data è stata anche fissata l’udienza preliminare per il secondo filone di inchiesta che vede indagati oltre a Gastaldo e Montagna anche il medico Rinaldo Marangoni, la psichiatra Rosamaria Sensale e l’educatrice Raffaella Spairani, tutti lavoravano nella struttura gestita dalla coop Oftal. Le parti offese sono 39. Secondo il capo d’imputazione, Montagna è accusato tra le altre vessazioni anche di aver marchiato a fuoco con il phon il capezzolo di un disabile il 29 settembre 2017, mentre si trovava in turno per supervisionare la zona delle docce. L’ex direttore Gastaldo invece è accusato anche di aver esercitato abusivamente la professione di farmacista, dando personalmente ai dipendenti i farmaci che volevano anche se non presentavano le necessarie prescrizioni. L’educatrice Spairani, socia della coop sociale Oftal, avrebbe offeso i disabili dicendo loro che erano schifosi e dovevano morire, come contestato nel capo d’imputazione, e avrebbe stuzzicato i degenti più inclini alla violenza con lo scopo di scatenare in loro reazioni tali da rendere necessario somministrare maggiori quantità di farmaci tranquillanti.

Un episodio in particolare si è verificato secondo le accuse nel 2017, quando la donna aveva istigato un paziente a morsicare due ospiti per poterlo così allontanare dalla sala comune ed evitare di doverlo controllare. La psichiatra Sensale è accusata di aver falsamente attestato la propria presenza nella struttura per due giornate. Lo scopo in questo caso era quello di far risultare rispettati gli standard assistenziali richiesti dalla normativa per la gestione della struttura. Infine il dottor Marangoni aveva medicato due pazienti che avevano riportato lesioni a causa dei maltrattamenti, ma aveva omesso di riferire l’accaduto alle forze dell’ordine.