Molestata al lavoro, si dimette: l'Inps paga la disoccupazione

La donna aveva deciso di lasciare l'impiego dopo le violenze subite da un collega

Inps

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Bergamo, 1 ottobre 2018 - Per la prima volta nella Bergamasca l'Inps ha accettato le dimissioni per giusta causa della dipendente di un locale del centro di Bergamo che quasi un anno fa, durante l'orario di lavoro, subì le molestie sessuali da parte di un collega (il procedimento penale è tutt'ora in corso): dal punto di vista economico, significa che la donna può percepire l'indennità di disoccupazione. L'ente previdenziale ha inoltre riconosciuto il periodo di congedo - previsto dal Jobs Act proprio a proposito di molestie sessuali - da applicarsi al percorso di riabilitazione psicologica realizzato e certificato da Aied e Aiuto Donna.

"Si tratta del primo caso in provincia - sottolinea il legale della dipendente, l'avvocato Miriam Campana - e significa che viene riconosciuta la natura invalidante di un'aggressione sessuale". L'aspetto contrattuale della vicenda è stato seguito dalla Fisascat, categoria del commercio della Cisl di Bergamo, che da sei mesi ha aperto "Forza fragile", uno sportello e punto di ascolto, coordinato da Corinna Preda, dedicato alle donne vittime di violenze sul lavoro. In questo periodo il progetto ha raccolto la voce di una ventina di donne.