Scopre un mieloma alle Canarie: "A Pavia mi hanno miracolato"

Piero Lombardo era stato già dato per spacciato e aveva perso 30 chili. Al Santa Margherita la ripresa

Piero Lombardo al Santa Margherita

Piero Lombardo al Santa Margherita

Pavia - Un calvario lungo oltre tre anni, la vita che sembrava abbandonarlo in un corpo sempre più esile. Ha vissuto momenti terribili, ma adesso "Lazzaro" com’è stato ribattezzato, vede la luce in fondo al tunnel grazie alla sua tenacia e alla dedizione del personale del Santa Margherita. Protagonista di questa storia è Piero Lombardo, 65 anni, che dal 1972 al 2001 ha gestito il bar Minerva.

"Ero andato a trovare un amico alle Canarie – racconta – quando ho avvertito un dolore fastidioso al bacino. Ricoverato d’urgenza, mi è stato diagnosticato un mieloma osseo al bacino sinistro di circa 8 centimetri, inoperabile. Sono stato ricoverato per circa un mese tra biopsie, esami vari e radioterapia". Trasferito dall’ospedale delle Canarie al San Matteo di Pavia l’uomo è stato di nuovo sottoposto ad accertamenti e a 8 biopsie.

«Il risultato era identico a quello delle Canarie – prosegue Lombardo –. Ma nel frattempo, il mio corpo aveva perso 30 chili, ero praticamente un cadavere visto che il mio peso forma è di 62 chili. Dopo 15 mesi allettato ed esausto sono stato trasferito al Santa Margherita e ricoverato nell’hospice diretto dal dottor Mauro Carbone che accoglie i pazienti terminali. Sembrava la fine, invece, ho ritrovato la voglia di vivere grazie a quelle persone incredibili che ci lavorano a cominciare dal fisioterapista che mi ha rimesso in piedi dopo oltre 15 mesi di immobilità fino all’infermiera responsabile Elena Ivascu, che con la sua determinazione e il suo carattere a volte irascibile, mi ha reso completamente autonomo. In qualche mese ho ripreso il mio peso originario. Ho passato dei momenti bruttissimi, ma senza di loro non ce l’avrei mai fatta. Non a caso il dottor Carbone mi ha soprannominato Lazzaro". A breve Piero dovrebbe essere dimesso. "Il peggio è alle spalle – dice -, non sarà facile uscire dopo tanto tempo. Il mio male ha lasciato il segno, mi sposto con un deambulatore ma non lo farei se non avessi trovato degli angeli".