Mede, rifiuti abbandonati vicino al cartello di divieto

Il sindaco: zona di passaggio potrebbero arrivare da fuori. Casi simili a Casei Gerola

Migration

Accanto al cartello "Vietato scaricare rifiuti", posizionato lungo la strada che da Mede conduce alla frazione Goido proprio per evitare i reiterati episodi di abbandono di rifiuti, negli ultimi giorni sono comparsi sacchi dell’immondizia colmi. La situazione va avanti da diversi anni, nonostante gli interventi del Comune: "Sono irriducibili. E adesso i rifiuti abbandonati sono persino poca cosa, in confronto a situazioni precedenti molto peggiori – ha commentato il sindaco di Mede, Giorgio Guardamagna –. Noi interveniamo e puliamo, potrebbero essere anche soggetti che vengono da fuori paese considerando la prossimità della strada, una zona di passaggio". Nel Comune della Bassa Lomellina, non è l’unica zona dove vengono costantemente abbandonati i rifiuti: "Spesso succede anche nella strada che conduce al caneli (località Castelletto, ndr), dove abbiamo pulito da poco".

A settembre per esempio proprio in quell’area erano stati abbandonati grossi cumuli di scarti edili: "Qualcuno che viene con il furgone e abbandona il materiale", aggiunge il sindaco Guardamagna. Più volte nel corso degli anni sono divampati incendi nelle aree, con conseguente intervento dei vigili del fuoco. Oltre il confine del fiume Po, a Casei Gerola in Oltrepo Pavese sussiste una situazione simile a quella di Mede. In diverse zone del Comune da anni vengono abbandonati e accatastati rifiuti. Pochi giorni fa sui social network i cittadini hanno segnalato un nuovo accumulo in un fosso dietro a un centro commerciale, mentre più volte si è formata una vera e propria discarica abusiva in un’area industriale privata, ma accessibile dall’esterno, vicino all’ex zuccherificio, lungo la strada statale 755 che da Casei Gerola conduce a Sannazzaro De Burgundi: "Ora l’ingresso dell’area è sbarrato con il posizionamento di new jersey", ha commentato il sindaco di Casei, Leonardo Tartara, che ha ricordato come venissero accumulati resti di "demolizioni ed elettrodomestici". Una situazione di rischio, tanto che nel settembre 2020 nell’area divampò un vasto incendio. La zona, spiega il sindaco, è stata inserita nelle aree di rigenerazione urbana: "Penso che l’unico modo per strappare tali aree al degrado sia portare attività lì e questo stiamo promuovendo".

Nicoletta Pisanu