Crisi Marvell, confronto fra Comune e sindacati

Obiettivo mantenere almeno una delle tre linee produttive

Incontro in Comune per il futuro della Marvell

Incontro in Comune per il futuro della Marvell

Pavia, 8 marzo 2017 - Primo passo: incontrare l'azienda per conoscere le sue intenzioni. Ieri pomeriggio la questione Marvell è arrivata a Palazzo Mezzabarba.

Il sindaco Massimo Depaoli, l'assessore alle Attività produttive Angela Gregorini e il consigliere comunale delegato alle Politiche del lavoro Davide Ottini hanno incontrato le organizzazioni sindacali per affiancarle nella vertenza. La multinazionale che si occupa di tecnologia, infatti, ha deciso di chiudere il sito produttivo pavese licenziando i 78 dipendenti. "Vuole rinunciare al business che ha in Europa - ha detto Ottini -. lo ha già fatto in Spagna e ha deciso di rinunciare al sito che ha in Svizzera". A Pavia sono tre le linee produttive, due legate ai microchip per gli smartphone e una terza che, per stessa ammissione dell'azienda, andava talmente bene da dover essere ampliata. "Perché dismetterle tutte? - si chiede Ottini - perché non mantenere almeno la terza linea e riconvertire gli altri dipendenti, che sono tutti ingegneri altamente specializzati?".

Lunedì la questione sarà nuovamente affrontata dagli amministratori locali insieme ai sindacati e ai parlamentari eletti in provincia, che già conoscono la situazione. Appena si è saputo che la multinazionale aveva comunicato di voler chiudere il sito di viale Repubblica, infatti, la deputata del Pd Chiara Scuvera si è attivata per portare la vertenza al ministero per lo Sviluppo economico. Una vertenza non semplice, però, perché contrariamente a quanto accaduto in occasione di altre crisi, Marvell non ha una linea produttiva ma ha un know how progettuale.