Macchinette del caffè usate come “bancomat” da un operaio infedele

È stato denunciato con l’accusa di furto aggravato, il dipendente di una ditta che gestisce distributori automatici di bevande caffè ed alimenti. Il dipendente infedele, un manutentore incaricato di ricaricare le macchinette collocate in diversi punti sia in provincia di Cremona che zone limitrofe, sarebbe il responsabile di ammanchi per ottantamila euro, soldi rubati nel corso degli ultimi quattro anni. Solo nei prime mesi di quest’anno avrebbe messo a segno una ventina di furti ai danni della sua azienda. A scoprirlo il suo titolare, che nel 2021 aveva notato la mancanza di denaro che risultava inspiegabile. Aveva anche informatizzato il sistema di gestione del magazzino, che gli ha permesso di capire che gli ammanchi non erano relativi alla merce ma proprio al denaro. Durante un intervento del dipendente in un punto vendita, il titolare si è accorto che era saltato il sistema di videosorveglianza, come se fosse saltata la luce. Sul posto ha verificato che la corrente c’era, solo la spina era staccata. Ha messo dunque delle altre telecamere indipendenti. D.R.