Gambolò, svolta nel caso Fantato: suo il corpo recuperato in un canale

La donna era scomparsa dalla sua abitazione il 10 novembre di due anni fa. Il ritrovamento lo scorso giugno, la conferma dagli esami del Dna

Luciana Fantato

Luciana Fantato

Gambolò, 22 ottobre 2019 – Svolta definitiva nella vicenda della scomparsa di Luciana Fantato, la donna di 59 anni, scomparsa dalla sua abitazione di Gambolò il 10 novembre di due anni fa. I riscontri del Dna effettuati dagli dal perito hanno confermato che era il suo il corpo in avanzato stato di decomposizione che era stato recuperato a giugno lungo le sponde del torrente Terdoppio in territorio di Alagna.

Secondo i carabinieri del tenente colonnello Emanuele Barbieri la donna si sarebbe suicidata. Tutte le altre ipotesi esplorate in quasi due anni di indagini, compresa quella dell'omicidio e dell'allontanamento volontario, non avevano trovato riscontri. Del resto nemmeno nell'abitazione che la donna divideva con il marito, Pierino Marcantognini e con la figlia Marta, sono mai state trovate tracce che potessero far pensare ad un epilogo violento della vicenda. Lo scorso 23 giugno sulle sponde del Terdoppio in territorio di Alagna era affiorata la parte superiore di un cadavere in avanzato stato di decomposizione, segnalato da tre agricoltori. A quel punto erano iniziati gli accertamenti all'Istituto di medicina legale di Pavia che hanno portato alla certezza: quel corpo era di Luciana Fantato. La notizia è stata comunicata nel primo pomeriggio alla famiglia.