
L’ospedale è in pericolo "I nostri Ietti non bastano"
di Pierangela Ravizza
STRADELLA
Ospedale fra i più nuovi e moderni della Lombardia, eppure a rischio. Succede a Stradella – l’ospedale è unico, da decenni, Broni-Stradella – 120 posti letto ma quelli disponibili oggi sono meno, più una serie di ambulatori essenziali per le esigenze di oltre 35mila abitanti dell’Oltrepo Nord Orientale dove la percentuale di over 65 supera il 40%. La questione, spesso dibattuta anche in tempi recenti, approderà di nuovo in Consiglio comunale dopo il deposito di un’iniziativa congiunta dei gruppi di minoranza Alleanza Civica La Torre e La Strada Nuova.
"L’8 giugno – rilevano i due capigruppo Piergiorgio Maggi e Mattia Grossi – c’è stato un incontro con la direzione dell’Asst Pavia. A questo punto è legittimo chiedere chiarimenti e aggiornamenti su una serie di punti strategici per il futuro dell’ospedale. Anche perché è essenziale capire quali siano le motivazioni che stanno portando il nostro ospedale a non avere più il numero di posti letto idonei a garantirne l’apertura". Un rischio, quello della serrata, che scatta se non si garantiscono almeno 120 posti letto. Oggi non ci sono più: "Grave è la carenza in organico di medici, che ha portato alla chiusura del reparto di Ortopedia e Traumatologia, all’eterna incertezza sulla sopravvivenza del reparto di Ostetricia e Ginecologia e del Punto nascite, per il quale la normativa nazionale impone 500 parti all’anno, e alla pesante riduzione dei posti letto a Medicina, in pratica dimezzati o quasi rispetto ai 42 previsti".
Ma perché accade tutto questo? Oltre ai medici, mancano anche gli infermieri. "E quindi vorremmo chiarimenti anche in merito all’esito dei concorsi per il reclutamento di nuovo personale", annunciano Maggi e Grossi. Con una nota critica di rilievo – "Quante promesse fatte e non rispettate?" – da parte dei gruppi di minoranza in Consiglio comunale parte anche un perentorio invito per il coinvolgimento di altri sindaci del territorio. I Comuni interessati sono oltre 40, ma su Stradella gravita anche una discreta percentuale di utenza proveniente dal Vogherese e dalla Bassa Pavese. E da almeno un paio di mesi pare che trovare un posto letto per un ricovero qui sia diventato problematico.